L’appuntamento romano replica la mostra tenutasi la scorsa estate a Urbino. A Trecento anni dall’elezione di Giovan Francesco Albani al soglio pontificio se ne celebrano le qualità e le opere. Uomo di cultura e impegno sociale, a lui si devono la promozione di importanti imprese in ambito architettonico e artistico a Roma come a Urbino, la scrupolosa attenzione alla formazione dei giovani e l’attuazione di una nuova disciplina carceraria fondata sul lavoro.
Non a caso la mostra è stata allestita nel Complesso Monumentale di San Michele, l’Ospizio a Ripa Grande che rappresenta il felice esito del programma sociale attuato dal pontefice: un organismo in grado di permettere ai giovani orfani o bisognosi di essere educati e formati alle scuole di arti e mestieri o a quelle più specificatamente artistiche (mosaico, arazzo, pittura e disegno, musica). Nel 1701 il Complesso fu ampliato e dotato di una casa di correzione maschile, dove i giovani agli arresti venivano impiegati nella lavorazione e tintura della lana.
La mostra è articolata in cinque sezioni.
1. Clemente XI: iconografia e imprese. Il pontefice è presentato al pubblico nel ritratto di Carlo Maratti , (ancora nelle vesti di cardinale), artista particolarmente amato per il suo stile classico e composto in linea con le tendenze del momento legate anche alla rinascita delle accademie.
2. La famiglia Albani: personaggi, mecenatismo, collezionismo. In questa sezione si mette in risalto l’impegno e l’interesse culturale dei maggiori esponenti della famiglia. Nella sala è esposto un prezioso cartone di Annibale Carracci , Ercole in riposo (1596-1597) che apparteneva alla collezione di Clemente XI.
3.
4. Committenza romana degli Albani. Sono esposti dipinti e bozzetti dei più importanti cicli pittorici realizzati nelle chiese romane. Tra questi sono degni di nota le piccole tele di Francesco Trevisani , raffiguranti le parti del mondo.
5. Architettura promossa a Urbino e nel territorio degli Albani. I disegni di Alessandro Specchi, Filippo Barigioni e Luigi Vanvitelli documentano l’intensa attività architettonica promossa dal pontefice nei suoi territori.
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effettivamente già la location ecquivale ad una mostra eccezionale sull'architettura dell'epoca ... sono spazi magnifici, ma chissà quanto sofferenze ricordano ...