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05
ottobre 2007
fino al 13.I.2008 Kan Yasuda Roma, Mercati di Traiano
roma
Nella splendida cornice dei Mercati di Traiano, prima mostra romana di un artista di fama internazionale. Con sculture e installazioni in marmo, bronzo e granito. Fatte apposta per essere toccate e accarezzate. E magari per accogliere comodamente qualche visitatore affaticato...
Attraverso il tatto e il contatto con l’opera d’arte è possibile cogliere l’attimo nel momento storico dell’opera, avvertirne il fluire del tempo e fermarlo per un istante. Siamo vivi e percepiamo col tatto, che sta a monte delle nostre abitudini e conoscenze. La realtà dell’opera ci è davanti, insieme al nostro rapporto con essa e con il tempo. È questo uno dei leitmotiv della mostra dedicata a Kan Yasuda (Bibai, Giappone, 1945; vive a Pietrasanta), le cui sculture sono esposte negli spazi esterni dei Mercati di Traiano.
Artista nipponico che ha studiato in Italia e che da anni vive nella comunità artistica versiliana, Yasuda spiega tranquillamente davanti al proprio pubblico la sua concezione dell’arte. E in particolare le trenta sculture-installazioni -undici delle quali realizzate appositamente per il sito archeologico che le ospita- disseminate negli spazi traianei del Grande Emiciclo, della via Biberatica e della Grande Aula. In un perfetto italiano, sostiene sorridendo di essersi sforzato di recuperare nei monumenti antichi il senso del tempo che passa: “Colui che vede e tocca le mie sculture, senza fermarsi all’apparenza, sentirà lo scorrere del tempo. Sentirà intorno a sé risuonare le voci che emergono dal profondo del luogo”.
Ed è il genus loci che Yasuda ha colto, attraverso la scelta ponderata della collocazione delle opere, che si inseriscono perfettamente nello scenario dei Mercati. Instaurando un rapporto simbiotico con gli edifici antichi, le colonne, i capitelli romani e i resti di pavimenti in marmo policromo che fanno da sfondo.
L’importanza del contatto con l’opera, Yasuda l’ha notata sin dalle prime mostre, quando è risultato palese il desiderio del pubblico di toccare le stesse. Ciò contribuisce a renderle più vicine al cuore e alle emozioni, privilegiando la sfera emotiva rispetto a un approccio puramente razionale.
Così si spiega il titolo della mostra, Toccare il tempo. Mostra la cui inaugurazione ha preceduto la riapertura integrale del sito, a seguito dei lavori di restauro e del nuovo allestimento del Museo dei Fori Imperiali, previsto per le prossime settimane. Tra le opere esposte, vari Sassi in bronzo e marmo bianco di Carrara, perfettamente levigato e quasi trasparente, come Goccia del tempo e Segreto del cielo, che stabiliscono un contatto fra terra e cielo, ricordando giganteschi meteoriti caduti sulla Terra. Inoltre, alcune forme plastiche a forma di archi e porte, come Porta del ritorno, gigantesco arco in bronzo nero, sormontato da una sfera che guarda verso il cielo. Arco che è posto simbolicamente nel punto più alto della Via Biberatica.
Artista nipponico che ha studiato in Italia e che da anni vive nella comunità artistica versiliana, Yasuda spiega tranquillamente davanti al proprio pubblico la sua concezione dell’arte. E in particolare le trenta sculture-installazioni -undici delle quali realizzate appositamente per il sito archeologico che le ospita- disseminate negli spazi traianei del Grande Emiciclo, della via Biberatica e della Grande Aula. In un perfetto italiano, sostiene sorridendo di essersi sforzato di recuperare nei monumenti antichi il senso del tempo che passa: “Colui che vede e tocca le mie sculture, senza fermarsi all’apparenza, sentirà lo scorrere del tempo. Sentirà intorno a sé risuonare le voci che emergono dal profondo del luogo”.
Ed è il genus loci che Yasuda ha colto, attraverso la scelta ponderata della collocazione delle opere, che si inseriscono perfettamente nello scenario dei Mercati. Instaurando un rapporto simbiotico con gli edifici antichi, le colonne, i capitelli romani e i resti di pavimenti in marmo policromo che fanno da sfondo.
L’importanza del contatto con l’opera, Yasuda l’ha notata sin dalle prime mostre, quando è risultato palese il desiderio del pubblico di toccare le stesse. Ciò contribuisce a renderle più vicine al cuore e alle emozioni, privilegiando la sfera emotiva rispetto a un approccio puramente razionale.
Così si spiega il titolo della mostra, Toccare il tempo. Mostra la cui inaugurazione ha preceduto la riapertura integrale del sito, a seguito dei lavori di restauro e del nuovo allestimento del Museo dei Fori Imperiali, previsto per le prossime settimane. Tra le opere esposte, vari Sassi in bronzo e marmo bianco di Carrara, perfettamente levigato e quasi trasparente, come Goccia del tempo e Segreto del cielo, che stabiliscono un contatto fra terra e cielo, ricordando giganteschi meteoriti caduti sulla Terra. Inoltre, alcune forme plastiche a forma di archi e porte, come Porta del ritorno, gigantesco arco in bronzo nero, sormontato da una sfera che guarda verso il cielo. Arco che è posto simbolicamente nel punto più alto della Via Biberatica.
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dal 6 settembre 2007 al 13 gennaio 2008
Kan Yasuda – Toccare il tempo
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali
Via IV novembre, 94 – 00187 Roma
Orario: dal martedì alla domenica ore 9-18. La biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso: intero € 6,50; ridotto € 4,50
Catalogo Skira
Info: +39 0682059127; info@museiincomuneroma.it; www.museiincomune.it
[exibart]
Ho visto l’esposizione, ed apparte il fatto che devo tornarci ancora diverse volte, devo dire che è davvero un’emozione unica…soprattutto per il contrasto che – almeno personalmente- ho avvertito, in modo particolare, tra il contesto antico e le opere contemporanee di Yasuda.
Davvero eccezionale…