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fino al 13.XI.2003 Zineb Sedira Roma, Sogospatty
roma
Le voci, i volti, i colori della vecchia e nuova Algeria. Apre Sogospatty, a due passi da piazza Navona. E con Zineb Sedira, la galleria pare trasformarsi in una piccola dimora araba. Per raccontare due mondi che s’incontrano. Con delle differenze…
L’ingresso per l’alto portone, due passi e poi all’improvviso nel centro di Roma sembra aprirsi una casa magrebina.
Sulle pareti bianche le immagini della vecchia Algeria e delle nuove generazioni di arabi europei -raccontate attraverso i volti di Mother, daughter and I– preannunciano un lavoro tutto incentrato sulle differenti percezioni della storia e della vita del paese originario di Zineb Sedira (Parigi, 1960).
L’artista – algerina nata in Francia e residente a Londra – da sempre fonda la sua ricerca sulla dualità della sua anima e con questa mostra prosegue l’esplorazione dell’origine e della trasformazione del mondo arabo. Che -pur conservando vive e salde le radici della propria cultura- finisce per subire un’inevitabile influenza occidentale, figlia del colonialismo e della conseguente emigrazione in Europa.
Zineb parte dallo specifico familiare e femminile, per allargare la sua indagine all’universalità delle differenze -o talvolta pure dei punti d’incontro- dei due mondi in cui vive. Parte dalle immagini di lei e sua madre, lei e sua figlia e di questa con la nonna per raccontare, attraverso l’espressione del fondamentale ruolo della donna – che è depositaria della tradizione orale – nella società araba, tre diverse tipologie femminili, corrispondenti alle altrettante culture.
E il suo pensiero prende corpo nell’altra sala, in cui su una carta da parati (elemento tipicamente occidentale) decorata con i motivi dell’iconografia mussulmana campeggia una frase che significativamente anticipa il video Father, Mother and I.. C’è scritto in grandi caratteri neri: “L’altra faccia della storia: una storia raccontata con delle differenze”.
Differenze che si riducono, però, nella comunione delle due diverse modalità di decorazione (la carta su cui sono stampati i disegni tipicamente orientali). Ma anche differenze che s’intrecciano nei ricordi della sua famiglia, la cui storia si lega dolorosamente alla storia d’Algeria. Differenti parole con cui un padre e una madre raccontano il difficile impatto con quella società che oggi fa di Zineb, come di molti altri, un’araba occidentale. Una vita a cavallo tra due culture.
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Zineb Sedia, Jananne Al, Adam Broomberg & Oliver Chanarin
Zineb Sedira alla I Edizione italiana della Biennale di Fotografia Africana
Adel Abdessemed, Nuit
Biennale 2003: Smottamenti/ Fault Lines
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un’intervista a Zineb Sedia
federica la paglia
mostra vista il 13 ottobre 2003
Zineb Sedira, a cura di Teresa Macrì
Galleria Sogospatty, Vicolo del Governo Vecchio 8 (Piazza Navona) 0668135328 fax 0668135328, info@sogospatty.com www.sogospatty.com , catalogo in galleria
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