Categorie: roma

fino al 14.IV.2007 | Sabrina Mezzaqui / Cesare Pietroiusti | Roma, Spazio Punctum

di - 11 Aprile 2007

Il secondo appuntamento della rassegna Giochi dialettici ha come protagonisti Sabrina Mezzaqui (Bologna, 1964; vive a Marzabotto) e Cesare Pietroiusti (Roma, 1955). Personalità diverse per generazione e tipo di ricerca, ma accomunate da uno sguardo attento alle cose minute della vita e dall’attitudine a un lavoro paziente e rigoroso. Da qui l’idea di mettere in corrispondenza i due artisti all’interno di una mostra che nasce come risultato di un dialogo a due, anzi a quattro (contando le curatrici) e di un confronto vissuto prima a distanza e poi direttamente nell’allestimento dello spazio espositivo. Un dialogo a più voci che in questo caso s’infittisce ulteriormente con l’opera di Sabrina Mezzaqui Le Parole tra noi leggère (2004), ispirata all’omonimo libro di Lalla Romano e portatrice, idealmente e fisicamente, della storia raccontata in quelle pagine, scritte dall’autrice nel tentativo di intessere un rapporto con il figlio. Con queste l’artista ha realizzato centinaia di origami soffiati, disposti su una lastra di vetro sospesa a mezz’aria, con il risultato –fortuito quanto efficace– di proiettarne sul pavimento l’ombra: evanescente e impalpabile, piatta e scura, per sua natura simile eppure diversa rispetto a ciò che l’ha prodotta e capace della misteriosa malia di far vedere il vuoto come pienezza. Così come è ambiguo quel vetro squadrato, elegante nella sua precisa trasparenza, ma rigido e freddo quanto le parole scelte dalla Romano per riuscire a capire ciò che non ha mai saputo comprendere: la diversa bellezza dell’identità dell’altro. Un altro di cui denuncia l’estraneità, ma su cui vuole dire l’ultima parola. Amore materno? Tanto quanto quello rappresentato da Marco Bellocchio in L’ora di religione. Il sorriso di mia madre (2002).

Parole leggere, negazioni impalpabili, invisibili annullamenti di una vita qualsiasi in Una giornata qualunque (2005), che nell’installazione audio di Cesare Pietroiusti si trasformano in un’ossessiva, costrittiva elencazione di azioni quotidiane non portate a buon fine per distrazione o stupidi errori. Contrattempi spesso inevitabili quanto incontrollabili che si verificano all’interno del più semplice gesto o della finalità più banale. Percorrendo con determinazione il sottile, impervio crinale tra arte e vita, Pietroiusti compie una meticolosa registrazione dei micro fallimenti a lui stesso occorsi nell’arco di una giornata. Indaga lo scarto tra progetto cosciente e suo pratico compimento, tra ragione e comportamento, in un mondo di buone intenzioni inspiegabilmente disattese, che stimola una riflessione sulla presunta “capacità d’intendere e di volere” definita dalla giurisprudenza quale discrimine tra normalità e pazzia. Ma avere un rapporto lucido e preciso con oggetti materiali inanimati prodotti per utilità può, da solo, comprovare la capacità dell’individuo di relazionarsi alla realtà umana altrui, uguale eppure diversa da sé e, in fin dei conti, sconosciuta?

articoli correlati
Elizabeth Aro / Giovanni Ozzola

francesca franco
mostra visitata il 14 marzo 2007


fino al 14.IV.2007- Giochi dialettici: Sabrina Mezzaqui | Cesare Pietroiusti
Spazio Punctum, Vicolo del Governo Vecchio 2 – 00186 Roma – Ingresso libero
+39 3396170930 (info) – info@punctum-arte.org
– www.punctum-arte.org

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertĂ . La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02