Categorie: roma

fino al 15.I.2009 | Liliana Moro | Roma, Edicola Notte

di - 4 Dicembre 2008
Centro di attività commerciale, nucleo nevralgico amministrativo o politico, punto di convergenza urbanistica, spazio pubblico che può diventare privato, intimo o semplice luogo di ritrovo, la piazza riveste un ruolo centrale nella vita quotidiana della società e dà il titolo alla mostra che Liliana Moro (Milano, 1961) presenta nello spazio di Edicola Notte.
Proprio a Trastevere, il quartiere capitolino delle pareti crepate, dai numerosi angoli dimenticati e uno dei più frequentati della Capitale, l’artista ricostruisce una città immaginaria, un paesaggio urbano, malinconico e artificiale, a scala ridotta. Dopo le mostre di Carla Accardi, Bruna Esposito, Annie Ratti e Micol Assaël, in quest’occasione lo spazio viene occupato da tre asettici piedistalli di altezza crescente che si susseguono serpeggiando. Tre piazze di colori metallici e forme sterili, troppo anonime per essere riconosciute e troppo fredde per essere vissute, su cui sono disposti piccoli oggetti d’uso quotidiano – utilizzati frequentemente nei lavori dell’artista milanese – affiancati da noccioline, gusci di pistacchi, semi di avocado e pillole.
Se la cultura postmoderna è spesso caratterizzata da un evidente eclettismo, ribaltata da continue digressioni e connotata da una certa ironia, il lavoro di Moro propone una visione confusa e caotica, fragile e spaesata, provvisoria e discordante ma, allo stesso tempo, ironica della città e, di conseguenza, dell’uomo che la popola.
Dai materiali facilmente deperibili trapela lo stesso scetticismo che già aveva contraddistinto la filosofia post-strutturalista francese. Non a caso, le piccole architetture di Moro ricreano una favola, una società di simulacri o “simulazionale” – per dirla con Baudrillard – in cui si manifesta un’avveduta ricerca di un costante equilibrio, della stabilità perduta davanti alla volubilità stimolata dal cosiddetto capitalismo maturo.
Una mostra piuttosto asciutta, essenziale, senza intervalli o pause, per cui l’eventualità di un messaggio categorico diventa una moltitudine di possibili riflessioni, in grado di aprire emozioni o considerazioni.
La relazione tra interno ed esterno, tratto distintivo della ricerca dell’artista e insieme metafora del nostro essere nel mondo, viene amplificata dalla particolarità dello spazio espositivo. Una vetrina di fronte alla quale lo spettatore rimane inevitabilmente un semplice testimone, che osserva la riproduzione di un paesaggio universale e atemporale soltanto dall’esterno, senza il permesso di entrare, senza possibilità di reagire o modificare lo stato delle cose. In questo modo, Liliana Moro provoca un’impotenza premeditata, che si contrappone all’usuale apatia che caratterizza la realtà individuale quotidiana.

articoli correlati
La personale a Milano al Docva

angel moya garcia
mostra visitata il 10 novembre 2008


dal 30 ottobre 2008 al 15 gennaio 2009
Liliana Moro – Piazze
Edicola Notte
Vicolo del Cinque, 23 (zona Trastevere) – 00153 Roma
Orario: tutti i giorni ore 23-03
Ingresso libero
Info: edicolanotte@edicolanotte.com; www.edicolanotte.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Brassaï. L’occhio di Parigi: a Bassano del Grappa un nuovo grande capitolo di storia della fotografia

Fino al prossimo 21 aprile il Museo Civico di Bassano del Grappa ospita “Brassaï. L’occhio di Parigi”, la mostra realizzata…

24 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Armonie mediorientali e ritmi universali in Fondazione Prada a Milano

Fino al 24 febbraio l’installazione site specific dell’artista marocchina Meriem Bennani dà forma a una misteriosa sinfonia attivata da molteplici…

23 Dicembre 2024 19:07
  • Mostre

Parigi esplode di mostre: una ricognizione dalla capitale culturale dell’Europa

Parigi continua a fare della cultura un tassello cruciale di sviluppo: l’offerta delle grandi mostre, visitabili tra la fine del…

23 Dicembre 2024 17:59
  • Mercato

Dentro l’asta. Il vestito rosso di Domenico Gnoli

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra maestri del Novecento e artisti emergenti in giro…

23 Dicembre 2024 17:42
  • Bandi e concorsi

DGCC e American Academy, l’open call per una nuova residenza per curatori

Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…

23 Dicembre 2024 12:05
  • Personaggi

Addio a Edoardo Ferrigno, tra i pionieri dell’Astrattismo a Napoli

Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…

23 Dicembre 2024 11:05