Categorie: roma

fino al 15.I.2010 | Jacques Villeglé | Roma, Galleria Mucciaccia

di - 16 Dicembre 2009
Fare arte senza che la manipolazione faccia perdere
all’opera il suo statuto di realtà
”, scrive Dominique Stella per introdurre i “rapimenti” urbani di Jacques Villeglé (Quimper,
1926; vive a Parigi e Saint-Malo), in mostra per la prima volta a Roma,
a due passi da Piazza Venezia.
È la Galleria Mucciaccia che racconta, con 75 opere, un
resoconto storico della “bibliografia” cittadina dell’artista bretone,
presentando lavori che vanno dagli anni ‘60 a oggi: ammutolire la forza
comunicativa di un manifesto e strappare ciò che il Futurismo aveva tracciato,
urlando la sua propaganda azionista. Ammutolire quella società scarna ma piena
di tutto, in cui la forza di comunicazione portava a un appiattimento
silenzioso di masse, disegnando un uso e padroneggiando un consumo della parola
contraddittorio quanto isolato.
Queste sono le condizioni che portano Villeglé, insieme a Raymonds
Hains
, ad
azionare il movimento degli affichiste, un décollage di slogan e réclame pubblicitari,
smantellando le parole scritte dei manifesti stradali.
Dal 1965 in poi, l’azione di Villeglé tocca temi più
disparati, dalla musica alla politica, accaparrando ciò che la società reclama
e facendone un collage d’informazioni: un nuovo modo di riutilizzare gli
oggetti, un nuovo modo di leggere un manifesto. Ossia, non leggerlo affatto. La
parola perde le sue lettere e diventa un segno che – manipolato, distorto e
svuotato del procedimento corrotto acquisito all’interno di un messaggio –
mostra il lato negativo di sé: la non parola, il silenzio della vista che
guarda al vocabolo non più come a un significante ma come a un significato di
un cambiamento.

Certo, è strano osservare i lavori di Villeglé assemblati
insieme e mostrati al pubblico come se fossero nuovi manifesti. Ma quella
contraddizione nel ricreare dal manifesto la negazione dello stesso,
utilizzando il suo stesso format di comunicazione, è alla base artistica del
suo intento: “La lacerazione rappresentava per me quella guerriglia di
immagini, segni, simboli che avvicinavano l’arte alla vita, preannunciando la
fine della pittura di trasposizione
”, racconta infatti Villeglé.

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flavia montecchi
mostra visitata il 30 ottobre 2009


dall’otto ottobre
2009 al 15 gennaio 2010

Jacques
Villeglé – Vacanze Romane
a cura di Dominique Stella
Mucciaccia Arte
Moderna e Contemporanea
Piazza d’Ara Coeli, 16 (centro storico) – 00186 Roma
Orario: da lunedì a sabato ore 10-13.30 e 15.30-19.30
Ingresso libero
Catalogo Shin con
testi di Dominique Stella e Laurence Bertrand Dorleac
Info: tel. +39
0669923801; fax +39 0669200634; info@galleriamucciaccia.it;
www.galleriamucciaccia.it

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