Sottoporre del materiale cartaceo all’azione alterante di agenti acidi e chimici per studiarne la reazione e trasformazione, lavorandone ulteriormente il risultato attraverso l’uso diretto delle mani: sono questi gli “esercizi di accanimento ottativo – digitali” a cui si riferisce Gabriele Silli (Roma, 1982), protagonisti della sua prima mostra personale. Il lavoro di Silli – più simile a quello di un chimico che a quello di un’artista – muove dall’interesse per la materia cartacea, dall’alterazione e manipolazione di essa e delle immagini che propone in un mix di acidi, per scoprirne e valutarne la reazione.
Poche, ma significative, opere introducono validamente in questa filosofia, in particolare l’opera simbolo della mostra: il Grande Ottativo – Digitale, un mosaico fatto di 75 riviste di moda immerse singolarmente in bagni caustici, lavorate poi manualmente e ricomposte su tre pannelli di alluminio in base alla selezione dell’artista. Gli acidi disintegrano e destrutturano la cellulosa, rendendo la carta malleabile e permettendo a Silli di intervenire sulla superficie bucando, grattando, introducendo nuovi elementi e/o utilizzando scarti di materiale cartaceo per conferire vari effetti cromatici.
Questi scarti sono raccolti nell’Organo del sommerso nei bagni tripudio caustico – cloridrici, mega contenitore che illustra gli strumenti utilizzati dall’artista nel suo processo lavorativo, mentre 24 “libri ottativo – digitali” approfondiscono ulteriormente il tema del reimpiego delle riviste di moda e della distruzione dei modelli iconografici che esse incarnano. Il lavoro sperimentale di Silli si evolve nel ciclo Dominio dell’agente imprevisto, dove lo stesso tipo di carta e la medesima tecnica sono impiegati in formato più grande. Le tre grandi carte esposte – simili a poster – sintetizzano gli oggetti simbolo del processo esecutivo di Silli, tra cui anche il Martello fiore, scultura – assemblaggio appartenente alla serie omonima creata con il collettivo artistico “Mastequoia”, costituito nel 2004 assieme a Carlo Gabriele Tribbioli e Giacomo Sponzilli. Un’esposizione che mostra il punto di approdo di una ricerca “corrosiva”, fatta di esperimenti e tentativi condotti attraverso processi di alterazione e manipolazione di materiali e icone pre costituite.
eleonora scoccia
mostra visitata il 13 febbraio 2014
Dal 6 febbraio al 15 marzo 2014
Gabriele Silli. Esercizi di accanimento ottativo – digitali.
Galleria Federica Schiavo
Piazza Montevecchio 16 – (00186) Roma
Orari: dal martedì al sabato 12 – 19