Lui, Barry McGee, alias Twist, Ray Fong, Bernon Vernon, e altri bizzarri nicknames, è principalmente uno street artist, graffitista, taggista, pur non disdegnando l’attività di galleria. Ebbe un picco di popolarità con la Biennale veneziana del 2001, dove ricreò una scena urbana insieme a Stephen Powers e James Todd: da allora, narra la leggenda, aumentarono i furti e gli strappi delle sue opere disseminate per le strade di Frisco. Quel sapore popolare che hanno i suoi motivi geometrici, industriali ma coloratissimi come coperte patchwork, le teste sbozzate nel legno, il riuso di materiali poveri e scarti raccolti per le strade, così come l’uso di immagini fumettistiche, derivano dalla scena della Mission School degli anni novanta, entro cui si è formato McGee.
Lei, Clare Rojas, pittrice e disegnatrice di libri per bambini, è anche una folk singer con lo pseudonimo di Peggy Honeywell (tra l’altro il suo primo disco ufficiale prese un 7.0 di tutto rispetto su Pitchfork). Solitamente dedita a una pittura figurativa naïf e favolistica fatta di uomini e animali, ammiccante all’arte folk americana, si è mossa di recente su una ricerca astratta di forme geometriche e organiche (in realtà già presenti in alcuni suoi lavori precedenti), conservando però la stessa paletta cromatica.
Sono i due artisti provenienti dalla Bay Area, ai quali la Galleria Alessandra Bonomo affida la sua ultima mostra.
Il progetto di realizzare anche opere a quattro mani, da esporre in galleria insieme a opere individuali dell’uno o dell’altro, nasce lo scorso agosto proprio visitando la galleria.
I due, coniugi, si conoscono bene e le opere realizzate a quattro mani sono forse le più interessanti. La convivenza di due persone è cosa estremamente complessa, quella di due artisti, individui di solito caratterizzati da un ego smisurato, quasi impossibile, figuriamoci una convivenza artistica! Eppure Rojas e McGee si spartiscono lo spazio con una complicità stupefacente: i loro stili personali si confondono e si nascondono tra loro, giocano armoniosamente. Rojas inserisce le sue forme astratte, accenna delicati visi folk sopravvissuti dalla sua ricerca precedente; McGee interviene con vernice acrilica spray (la classica bomboletta per intenderci), con i suoi pattern industriali dai colori sgargianti, con le faccine cartoonesche che sono ormai il suo marchio di fabbrica.
E se fosse un genere musicale? Forse sarebbe un crossover tra hip hop e folk. De gustibus.
Mario Finazzi
mostra visitata l’8 ottobre
Dall’8 ottobre 2014 al 16 gennaio 2015
Clare Rojas Barry McGee
Galleria Alessandra Bonomo
Via del Gesù, 62 – 00186
Orari: martedì – venerdì 12.00-19.00, sabato 14.00-19.00