Spazio Y é luogo duttile e polimorfico. Una sola stanza che da tempo, in più stagioni espositive, ha ospitato interventi d’artista mostrando di volta in volta le sue potenzialità. Uno spazio sperimentale, al Quadraro, quartiere nella zona Toscolana della Capitale, gestito da artisti per artisti, che come unica finalità si propone quella di promuovere la ricerca artistica odierna nelle sue molteplici sfaccettature. Qui un nuovo corso ha di recente avuto inizio, quello di “Dialogues”, progetto espositivo attraverso cui promuovere non più interventi singoli, ma duplici, sempre site specific. Duo reali o improvvisati, composti da artisti invitati a raffrontarsi, nell’ottica non tanto della comparazione quanto dell’incontro.
Ad inaugurare il nuovo tracciato è la coppia Davide Dormino-Silvia Giambrone, amici di lunga data, che già condividono lo studio. Consolidata è la loro conoscenza così come solida appare la complementarità dei loro interventi, ognuno dei quali è incentrato su una delle due parole che compongono il titolo “Notturno Domestico”. Attivi uno di fronte all’altro sulle pareti maggiori, i due artisti, ciascuno con i propri modi e i propri mezzi, sembrano essersi mossi nella dinamica interno-esterno, intessendo riferimenti più profondi ed aprendo a riflessioni speculari.
Dialogues #1 – Notturno Domestico. Davide Dormino e Silvia Giambrone, foto di Federico Ridolfi
Silvia Giambrone crea il lato domestico, utilizzando una carta da parati anni Sessanta per ricreare un interno d’epoca. Il motivo floreale si ripete con ininterrotta continuità mentre aloni concentrati sui bordi ne rivelano la vetustà. Sulla carta l’artista ha installato, in diversi punti, cinque strutture dotate di lente e due piccole pinze. Simili a mani meccaniche mostrano la lente puntata su bruciature simili a quelle determinate dalla convergenza dei raggi solari. Tutti gli elementi riconducono ad un’attività di scandaglio. Pinze e lenti sembrano voler esaminare il supporto, coglierne il tempo stratificato e con esso analizzarne la memoria. Anche le bruciature alludono alla possibilità di andare oltre il visibile, di scavare la superficie. Protagonista è dunque il vissuto che su quella carta si è depositato e quello che ancora può depositarsi.
Davide Dormino, invece, inscena la notte, collocando il suo intervento in un esterno fittizio, chimerico, surreale eppure inspiegabilmente empatico, diametralmente opposto all’inquietante familiarità dell’interno di Giambrone. Contro una campitura blu, satura e scura, l’artista ha posizionato un telaio di piombo su cui appare una sagoma ottenuta mediante opportuno processo di ossidazione. Attorno, dal piombo, ma anche dal muro così da dare consistenza materica al cielo notturno, emergono undici coltelli in ottone. L’atmosfera colloquiale, circense si direbbe, del lanciatore di coltelli è negata dall’emergere delle lame anziché delle impugnature. L’opera, nei suoi portati sia tecnici che formali, si qualifica come portatrice di significati ossimorici. È sensazionale eppure potenzialmente mortale, proprio come il piombo che di essa costituisce larga parte, che è malleabile ma pesante, suggestivo nei suoi effetti di traslucenza ma potenzialmente tossico.
Accompagnato da un testo critico di Fabrizio Pizzuto, il notturno domestico di Dormino e Giambrone apre all’osservazione dell’invisibile, coinvolge lo spettatore in una dimensione ambigua, tra il familiare e lo sconosciuto, obbligandolo ad interrogarsi sui significati più intimi del guardare.
Si attende ora il prossimo intervento, fissato ad aprile, ad opera del duo Lu.Pa., composto dalle artiste Lulù Nuti e Pamela Pintus, al loro esordio in coppia.
Carmelo Cipriani
mostra visitata il 16 febbraio
Dal 29 settembre al 28 dicembre 2017
Dialogues #1 – Notturno Domestico. Davide Dormino e Silvia Giambrone
Spazio Y
Via dei Quintili 144, 00175 Roma
Orari: su appuntamento
Info: + 39 3420954011; +39 3462410433; +39 3474773025; +39 3388939661, info@spazioy.com, www.spazioy.com