Un serrato dialogo a livelli stellari è il fulcro del progetto che il gallerista Pio Monti mette in scena nei suoi spazi, in cui a interloquire sono due celebri artisti della propria scuderia: Tommaso Lisanti (Ferrandina, MT, 1956) e Maurizio Mochetti (Roma, 1940). Artisti tra loro diversi, ma per l’occasione connessi in un connubio dal sapore “galattico”.
A trionfare al centro dello spazio è l’unica opera di Mochetti in esposizione: F 104 Starfighter del 1985, costituita da un piccolo aereo posto sulla punta di un cono risultante dalla combustione solidificata dell’aeromobile, che di quest’ultimo diviene automaticamente anche supporto. Il fulcro della ricerca di Maurizio Mochetti è la luce, che definisce spazi, dimensioni e geometrie, ma intesa come elemento fisico e reale senza alcun rimando ascetico o metafisico.
Un concetto opposto rispetto all’altro protagonista dell’esposizione, Tommaso Lisanti, il quale «denuncia comunque l’origine metafisica del suo lavoro, costruito attraverso una qualità arcaica di linguaggio vicina a quella che de Chirico ha teorizzato in diverse occasioni e prossima alla ricchezza cromatica e immaginativa di Alberto Savinio» (L. Canova, alogicoalieno. Opere del II e III millennio, Studio Chia, Roma 24 Marzo – 7 Aprile 2004).
Per l’occasione, le diverse opere dell’artista lucano sono state collocate ad un’altezza superiore rispetto al livello dello spettatore, al fine di favorire il dialogo con l’opera di Mochetti e il riferimento al tema celeste della mostra. Le tele di Tommaso Lisanti presentano tutte un rimando al tema caro all’artista – e per questo adatto al progetto – degli alieni: terre sconosciute, abitanti di galassie lontane, soggetti misteriosi. L’artista si serve di uno stile volutamente imperfetto, in cui sovverte le classiche regole pittoriche, prospettiche e coloristiche per dare vita a un immaginario fatto di sistemi solari e cartoline spaziali. Un linguaggio semplice, ricco di riferimenti ai grandi autori del passato, dai colori brillanti e vivaci, a volte stridenti, altre volte più morbidi. Secondo un’attitudine visionaria, Tommaso Lisanti indaga, a partire dagli anni ’90, il nuovo rapporto tra la fantascienza e le arti visive, prendendo a modello il genere letterario e cinematografico della Science Fiction. Sempre pervaso da un alone di mistero, lo stile dell’artista denota uno sguardo costante a Gino De Dominicis, simbolo di un’arte come discesa nel profondo. Con le sue istantanee galattiche, l’artista non intende preannunciare catastrofici attacchi marziani, quanto piuttosto documentare la fisionomia aliena attraverso l’unica forma di raffigurazione a suo avviso possibile. Un binomio, quello Lisanti-Mochetti, che illustra il campionario iconografico che la scienza produce, con un catalogo per l’occasione dedicato all’astronauta italiana Samantha Cristoforetti. @AstroSamantha
Eleonora Scoccia
mostra visitata il 16 marzo 2016
Dal 16 marzo al 16 aprile 2016
Stairway to heaven. Tommaso Lisanti / Maurizio Mochetti
PIOMONTI Arte Contemporanea
Piazza Mattei, 18 – (00186) Roma
Orari: lunedì 15 – 20, dal martedì al sabato 12 – 20