Categorie: roma

fino al 16.IX.2007 | Emilio Isgrò | Roma, Erica Fiorentini Arte Contemporanea

di - 6 Settembre 2007

Quante volte in una giornata siamo toccati dalle immagini, dal mondo visuale, visivo e visibile. Quante volte durante la nostra vita apriamo gli occhi, lasciamo che l’interno di noi stessi sia colpito in maniera più o meno vigorosa da ciò che la consuetudine ha definito come esterno alla nostra fisicità. Qual è la forza che l’immagine esercita sul nostro intorno e al nostro interno. Tali questioni fanno parte della ricerca artistica e filosofica di Emilio Isgrò (Barcellona di Sicilia, 1937), artista siciliano di origine e milanese di adozione, che torna ad esporre a Roma dopo oltre quindici anni di assenza.
Presso la galleria è allestita una mostra antologica, situazione ideale per ripercorrere l’opera e il discorso socio-politico di Isgrò. Partendo dal 1971 con un’installazione in 7 parti e 7 varianti nella quale è subito proposto il “Dichiaro di non essere Emilio Isgrò” (seguito dalla firma dell’artista), si procede in senso cronologico con le tappe fondamentali del percorso dell’artista, oltre a quelle che gli hanno regalato maggior popolarità. Parliamo della teoria delle “cancellature”, vero e proprio breakdown nella società delle immagini che nei primi anni Settanta cominciava a creare il suo humus e che oggi vive fertilmente. Questo almeno dal punto di vista quantitativo, mentre da quello della qualità, secondo Isgrò, l’unica tendenza è quella verso “l’americanismo che ne segna inevitabilmente limiti e confini”.
Le opere presenti in mostra relative al periodo degli anni Settanta sostanzialmente richiamano i due canovacci citati sopra. Gli anni Novanta segnano la parabola creativa di Isgrò in senso più marcatamente politico e di critica verso la mancanza di religione laica dell’arte.

A questo proposito si possono apprezzare Braccio (1991) e Competition is competition (1999), nelle quali lo stimolo ad una lettura più complessa e globalizzata è affidata alla relazione tra immagine, parola e “riso amaro”. L’ultimissima produzione dell’artista siciliano è occupata dall’inserimento di inquietanti formiche al fianco di cancellature e da cartine geografiche che diventano una base sulla quale eliminare il segno della parola e al tempo stesso dare nuova linfa al suo significato.
L’intero percorso cronologico ruota intorno all’installazione Castore e Polluce (2007), macroscopica unione di semi d’arancia realizzata in fiberglass, che rimanda inevitabilmente alla terra natia di Isgrò, centro di un ragionamento culturale di matrice “classica” e incrocio di modelli espressivi.

articoli correlati
Emilio Isgrò in mostra a Palermo

fausto capurro
mostra visitata il 16 luglio 2007


dal 14 maggio al 16 settembre 2007 – Emilio Isgrò
Erica Fiorentini Arte Contemporanea, Via Margutta 17 – 00187 Roma
Orario: lunedì-venerdì 10.30-13.30; 15,30-19,30 / sabato 10,30-13,30; pomeriggio su appuntamento – ingresso libero – Info: tel.-fax +39 06 3219968
artecontemporanea@ericafiorentini.itwww.ericafiorentini.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Armonie mediorientali e ritmi universali in Fondazione Prada a Milano

Fino al 24 febbraio l’installazione site specific dell’artista marocchina Meriem Bennani dà forma a una misteriosa sinfonia attivata da molteplici…

23 Dicembre 2024 19:07
  • Mostre

Parigi esplode di mostre: una ricognizione dalla capitale culturale dell’Europa

Parigi continua a fare della cultura un tassello cruciale di sviluppo: l’offerta delle grandi mostre, visitabili tra la fine del…

23 Dicembre 2024 17:59
  • Mercato

Dentro l’asta. Il vestito rosso di Domenico Gnoli

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra maestri del Novecento e artisti emergenti in giro…

23 Dicembre 2024 17:42
  • Bandi e concorsi

DGCC e American Academy, l’open call per una nuova residenza per curatori

Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…

23 Dicembre 2024 12:05
  • Personaggi

Addio a Edoardo Ferrigno, tra i pionieri dell’Astrattismo a Napoli

Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…

23 Dicembre 2024 11:05
  • Progetti e iniziative

Venezia, alle Procuratie Vecchie una mostra per esplorare il potenziale umano

Una mostra interattiva per scoprire il proprio potenziale e il valore della condivisione: la Casa di The Human Safety Net…

23 Dicembre 2024 10:05