24 aprile 2015

Fino al 16.V.2015 Michael Ryan, Drawings Annamarracontemporanea, Roma

 

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La galleria annamarra apre i suoi spazi a nuovi nomi emergenti e stranieri, dedicando il terzo appuntamento di Focus On alla prima personale italiana di Michael Ryan. Nella selezione di disegni su carta curata da Serena Trizzino, memoria, documentazione e segno grafico si rimpastano, rievocando questioni complesse di cui molta arte contemporanea ancora si innamora.
Prima di tutto, il tempo della manualità. La lavorazione del supporto di carta, fatto di parti incollate e spessi strati, anticipa la riflessione su un tempo lungo, traducendo in gesto e materia ciò che fa la memoria. Poi, addizione e alterazione che, come spiega la curatrice e scrittrice Nova Benway nel suo testo in catalogo, sono le fasi di un processo complesso. Infatti, si addiziona e si altera come fa la memoria, recuperando selettivamente i ricordi in immagini mai perfettamente fedeli alla realtà.  E non sono fatte di nient’altro le composizioni di Ryan: disegni densi di grafite e gesso, che emergono in superficie da strati nascosti, come le fotografie dal bagno di sviluppo. 
 Michael Ryan, Foundation for life - 2014 - tecnica mista su carta - 416x254 cm
L’ispirazione per queste opere nasce dai mercati dell’usato e dell’antiquariato. In questi bazar di storie in cerca di autore sempre più frequentati dagli artisti, Ryan ritrova vecchie fotografie antiche e anonime da riprodurre nei suoi disegni. Un passato remoto dal quale vengono fuori per lo più ritratti di gruppo, abitati da pose formali e occasioni tanto speciali quanto sospese in un tempo anonimo – ma ci sono anche i ritratti di giovani alunni e la scena di un confuso salvataggio in mare. Storie in cui il tempo si perde incapace di farsi memoria di qualcuno e, ormai non più ricordi,  esse si arrendono a ritornare immagini attraverso il gesto dell’artista.
Osservando i disegni, si direbbero scene che hanno perso l’origine e la fine – come certi flash della memoria – e che la mano dell’autore non restituisce mai esattamente com’erano.  Si dimostra così anche il fallimento della memoria – altro punto interessante- che vacilla nell’impossibilità di contenersi nella documentazione visiva e rende orfane le sue immagini. Il passaggio avviene ancora una volta nel gesto di riprodurre e disegnare insieme, attraverso il quale l’artista non recupera informazioni riguardo alle sue scene, ma le crea, con l’intermediazione del processo creativo nascosto nei più piccoli dettagli.
Roberta Palma
Mostra visitata il 2 Aprile 2015
Dal 25 marzo al 16 maggio 2015
Michael Ryan, Drawings
Annamarracontemporanea
Via sant’angelo in pescheria 32, Roma
Orari: da martedì a sabato, dalle ore 15.30 alle 19.30

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