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John David O’Brien è un artista con molte patrie: nato in Giappone a Sagamihara nel 1956, si è formato artisticamente in Italia con maestri come Guido Strazza e Mirella Bentiviglio ed è cresciuto professionalmente negli Stati Uniti nella east e west coast, dove ora vive a Los Angeles.
Questo suo migrare e l’attenzione e lo studio dei luoghi in cui è vissuto, lo si ritrova nelle opere ora esposte a Roma. Questi recenti lavori costituiscono un diario, un travelogue di memorie ed esperienze che l’artista ci restituisce attraverso segni, disegni, incisioni e sculture che formano trame; ‘trame’ è infatti il titolo della mostra.
«Trame e/o storie fatte di segni tutti da decifrare, mescolare e poi riordinare – confessa l’artista – trame tutte da scoprire».
Otto sono i territori narrati da O’Brien, quattro in Italia: Roma, Napoli, Urbino e Porchiano del Monte (Terni), e quattro negli Stati Uniti: New York, Los Angeles, Pasadena e San Diego. Partendo da fotografie aeree dei luoghi prescelti, l’artista opera sovrapponendo diversi tipi di carte da lui disegnate, dipinte e incise a cui applica elementi di plastica e metallo tridimensionali tagliati con il laser. Questi elementi sono piante ‘ibridizzate’ e anch’esse sovrapposte di edifici reali: Sant’Ivo alla Sapienza per Roma, l’Acquario di Mergellina per Napoli o l’aeroporto di Brown Field per San Diego, un tempo abbandonato e trasformato in centro espositivo alternativo.
Lavorare su opere che hanno strati di diversi materiali sovrapposti mostra la passione dell’artista per incisione, tecnica da lui mai abbandonata.
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Alle otto città elette O’Brien ha dedicato anche otto scaffali irregolari in metallo – John è anche un valente fabbro – ognuno con la mappa/percorso di una delle città, ed ognuno con una piccola scultura frutto di momenti meditativi ispirati dagli stessi luoghi.
Questi lavori, realizzati con procedimenti complessi, colpiscono per la loro leggerezza grazie alla padronanza che l’artista ha nel trattare i materiali più diversi.
Completano la mostra dei tondi in metallo bianco, ‘mappe volanti’ finemente incise.
‘Trame’ è anche il titolo del libro-opera realizzato in otto esemplari e pubblicato dalle edizioni Eos-Libri d’Artista da Pietro Varroni.
Nella galleria John O’Brien ha voluto esporre, quale segno di gratitudine, delle testimonianza artistiche dei suoi maestri e degli artisti italiani ed americani che hanno interagito con la sua formazione artistica. Accompagnano la mostra le opere di: Mirella Bentivoglio, Gregorio Botta, Adriano Calavalle, Marco Colazzo, Gianfranco D’Alonzo, Giulia Napoleone, Ernesto Porcari, Lydia Predominato, Guido Strazza e Wendy Adest, Jean Lee Habenicht, Linda Hudson, Joseph Santarromana, Rebecca Ripple, Steve Roden, Shirley Tse, Robert Wedemeyer.
Pierluigi Sacconi
mostra visitata il 22 ottobre
Dal 22 ottobre al 16 novembre 2015
John David O’Brien, Trame
La Nube di OOrt,
Via Principe Eugenio 60, 00185 Roma
Orari: da martedì a venerdì 17.30 / 19.30 e per appuntamento
Info: 3383387824