Categorie: roma

fino al 17.II.2008 | Katharina Sieverding | Roma, Galleria Il Ponte

di - 7 Febbraio 2008
Se si escludono le proiezioni e il filmato nella prima sala, la galleria presenta grandi stampe che riproducono l’immagine seriale di uno stesso volto. Ambiguo e proteiforme, varia secondo l’incidenza dell’illuminazione, l’angolazione, il trucco, il variegato complesso di manipolazioni tecniche. È il volto di una tra le più affermate rappresentanti della fotografia contemporanea, Katharina Sieverding (Praga, 1944; vive a Düsseldorf e Berlino).
L’artista, nota per le trasposizione degli eventi della sua epoca su gigantografie, si è concentrata sull’autoritratto, declinando le molteplici possibilità d’essere. Una sorta d’investigazione del sé elaborata attraverso il doppio registro della finzione e del rituale, condotta mediante quella che Roland Barthes definisce “un’astuta dissociazione della coscienza d’identità“, che si produce nell’assunzione del sé come altro. Il ricorso all’analisi attraverso l’autoritratto fotografico (ingenerata da una matrice femminista) come critica allo stesso processo di rappresentazione la avvicina a fotografe quali Hannah Wilke e Cindy Sherman. Se quest’ultima, però, si avvale della nozionale spaccatura tra artista e persona raffigurata, in Sieverding le due istanze sono palesemente fuse.
Oscillando in una perpetua tensione fra ricerca e affermazione, metafora e somiglianza, l’artista utilizza la propria personalità mutevole come media e come simbolo. Lo scopo basilare è di trasmettere l’idea della metamorfosi: dell’essere umano e della natura, dell’arte e della scienza, dei fattori psicologici e del mondo esterno (società, costume, apparenza). Trasformazione è il tema della mostra, centrato grazie a una scelta curatoriale che ne ha rintracciato il filo conduttore lungo il percorso dell’artista, dalla fine degli anni ‘60 fino ai recenti Visual Studies.
Nel primo ambiente della galleria, un documentario fotografico girato a Roma -dove Sieverding visse tra il 1972 e il 1973- attesta il fermento socio-politico-culturale di quegli anni. Gli incontri nello storico spazio-garage di Fabio Sargentini con personaggi quali Joseph Beuys (con cui l’artista ha studiato alla Kunstakademie di Düsseldorf) alle prese con la lettura di Anarchius Klots o con Gino De Dominicis, che si copre il viso con un foglio di carta. Le opere della Sieverding hanno la facoltà di dominare lo spazio, creando un simultaneo impegno per l’osservatore e l’osservato, e sono dotate di un possente simbolismo.
Nella sequenza Die Sonne um mitternacht schauen X/VI (Guardando il Sole a mezzanotte, 1988), il viso dell’artista ricoperto di polvere d’oro e con eruzioni solari può ricondurre all’athanor, “l’alto forno cosmico” (Rudolf Schmitz) dove avvengono le trasmutazioni della materia alchemica. Nella serie Life-Death si distingue il ritratto VII/3. Qui l’artista, rifuggendo il rapporto visivo diretto con lo spettatore, contempla la propria immagine riflessa su un cucchiaio. Allusione alla fase lacaniana dello specchio, può suggerire la presa di coscienza dell’identità che, per formare il sé, subisce una lacerante quanto inevitabile separazione.

La fotografia, simulacro della morte, dà conto di una resurrezione simulacrale. Scrive Jean Baudrillard: “Di là da tutti gli specchi, o nei loro sparsi frammenti [..] bisogna cercare di vedere l’indeterminatezza radicale della vita e della morte”.

articoli correlati
Katharina Sieverding alla Casa di Goethe di Roma

lori adragna
mostra visitata il 17 gennaio 2008


dal 17 gennaio al 17 febbraio 2008
Katharina Sieverding – Trasformazioni
a cura di Achille Bonito Oliva
Galleria Il Ponte Contemporanea
Via di Monserrato, 23 (zona campo de’ Fiori) – 00186 Roma
Orario: dal lunedì al sabato ore 12-20
Ingresso libero
Info: tel. +39 0668801351; info@ilpontecontemporanea.com; www.ilpontecontemporanea.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Carmine e Celestina sono due "scugnizzi" che si imbarcano su una nave per l'America. La recensione del nuovo (e particolarmente…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30
  • Mostre

I gioielli e la poetica dell’abitare. La lezione di Andrea Branzi in mostra a Milano

10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…

21 Dicembre 2024 17:20