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13
ottobre 2008
fino al 18.X.2008 FotoLeggendo 2008 Roma, Isa
roma
Quotidiano ordinario e straordinario. È la presenza umana a popolare il racconto fotografico. L’appuntamento è nello splendido scenario postindustriale, all’ombra del gasometro. Per una rassegna che non si compone di sole mostre...
“Al contrario di molte manifestazioni del genere, preferiamo cercare gli autori, professionisti e non professionisti, e poi, in base ai singoli lavori, invitarli a partecipare alla nostra rassegna”, spiega Emilio d’Itri, direttore artistico di questa quarta edizione di FotoLeggendo.
Pur non essendoci un tema conduttore ben preciso, si nota tuttavia una particolare attenzione al reportage. Punto focale è l’uomo nel suo quotidiano. Anche se, a esser precisi, è evidente anche una certa implicazione del mondo animale, rappresentato dai vari cavalli, cani, gatti, rane, pavoni dei potentissimi scatti in bianco e nero del pluripremiato Giacomo Brunelli (sua anche la foto del gallo che attraversa la strada, scelta per l’immagine coordinata della rassegna).
Il quotidiano ordinario è la gente che cammina, mangia, parla, lavora, guarda. In Italia come altrove, che sia Mumbai piuttosto che Buenon Aires, Pechino, l’Armenia, la Normandia del D-Day o i vari Sud del mondo. Li raccontano rispettivamente Giorgio de Finis, Lucia Baldini, Nanda Gonzague, Claudio Corrivetti, Massimiliano Pugliese, Tano Siracusa.
Un ordinario che può diventare straordinario, come nei due scatti di Piergiorgio Branzi, datati anni ’50, in cui la sposa col velo (e l’abito leggermente sollevato che lascia intravedere le scarpe bianche) cammina per la strada, insieme allo sposo e a un piccolo corteo, diretta verso il coronamento del suo sogno romantico. Branzi riprende la scena da due punti di vista opposti: davanti e dietro. È tanto più straordinario, poi, quando i protagonisti non sono gente comune ma, ad esempio, Pier Paolo Pasolini, Amos Oz, Ornella Vanoni, Ingrid Thulin, Alfred Hitchcock, che Sandro Becchetti ritrae, senza mai ricorrere all’uso del flash, tra gli anni ’70 e ’80.
Lo stesso spettatore è protagonista dell’atto creativo di Auronda, che lo coinvolge nella sua installazione di specchi sospesi a fili trasparenti. Ogni specchio circolare è occupato per metà da un volto, che può essere indifferentemente maschile o femminile, dritto o capovolto. Il vuoto può essere colmato dalla metà del volto dello spettatore: “Le infinite facce che vorremmo indossare salendo sull’enorme palcoscenico della vita, dove l’essere si manifesta nelle sue mancanze”, come spiega l’autrice.
Se le mostre sono visitabili fino al 18 ottobre, la kermesse – che fa parte del circuito Fiaf – prosegue fino al 25 ottobre, proponendo workshop, seminari, proiezioni, presentazione di libri, oltre che letture portfoli (realizzati in collaborazione con partner come Grazia Neri, Contrasto, Fnac), a testimonianza della presenza di un pubblico sempre più attento alla fotografia.
FotoLeggendo è gemellato, poi, con Boutographies. Rencontres photographiques de Montpellier, insieme al quale due anni fa è stato istituito il Prix Exchange Boutographies, che prevede uno scambio di lavori. Nell’ambito della passata edizione della rassegna francese è stato selezionato il lavoro della fotografa coreana Jung Rang Park, Heimlich o il gioco dei ruoli, in mostra ora all’Isa. Scatti a colori di interni domestici incentrati sulla famiglia. “Scene quotidiane che appartengo a ognuno di noi”, afferma d’Itri, “ricostruite come fossero un film”.
Pur non essendoci un tema conduttore ben preciso, si nota tuttavia una particolare attenzione al reportage. Punto focale è l’uomo nel suo quotidiano. Anche se, a esser precisi, è evidente anche una certa implicazione del mondo animale, rappresentato dai vari cavalli, cani, gatti, rane, pavoni dei potentissimi scatti in bianco e nero del pluripremiato Giacomo Brunelli (sua anche la foto del gallo che attraversa la strada, scelta per l’immagine coordinata della rassegna).
Il quotidiano ordinario è la gente che cammina, mangia, parla, lavora, guarda. In Italia come altrove, che sia Mumbai piuttosto che Buenon Aires, Pechino, l’Armenia, la Normandia del D-Day o i vari Sud del mondo. Li raccontano rispettivamente Giorgio de Finis, Lucia Baldini, Nanda Gonzague, Claudio Corrivetti, Massimiliano Pugliese, Tano Siracusa.
Un ordinario che può diventare straordinario, come nei due scatti di Piergiorgio Branzi, datati anni ’50, in cui la sposa col velo (e l’abito leggermente sollevato che lascia intravedere le scarpe bianche) cammina per la strada, insieme allo sposo e a un piccolo corteo, diretta verso il coronamento del suo sogno romantico. Branzi riprende la scena da due punti di vista opposti: davanti e dietro. È tanto più straordinario, poi, quando i protagonisti non sono gente comune ma, ad esempio, Pier Paolo Pasolini, Amos Oz, Ornella Vanoni, Ingrid Thulin, Alfred Hitchcock, che Sandro Becchetti ritrae, senza mai ricorrere all’uso del flash, tra gli anni ’70 e ’80.
Lo stesso spettatore è protagonista dell’atto creativo di Auronda, che lo coinvolge nella sua installazione di specchi sospesi a fili trasparenti. Ogni specchio circolare è occupato per metà da un volto, che può essere indifferentemente maschile o femminile, dritto o capovolto. Il vuoto può essere colmato dalla metà del volto dello spettatore: “Le infinite facce che vorremmo indossare salendo sull’enorme palcoscenico della vita, dove l’essere si manifesta nelle sue mancanze”, come spiega l’autrice.
Se le mostre sono visitabili fino al 18 ottobre, la kermesse – che fa parte del circuito Fiaf – prosegue fino al 25 ottobre, proponendo workshop, seminari, proiezioni, presentazione di libri, oltre che letture portfoli (realizzati in collaborazione con partner come Grazia Neri, Contrasto, Fnac), a testimonianza della presenza di un pubblico sempre più attento alla fotografia.
FotoLeggendo è gemellato, poi, con Boutographies. Rencontres photographiques de Montpellier, insieme al quale due anni fa è stato istituito il Prix Exchange Boutographies, che prevede uno scambio di lavori. Nell’ambito della passata edizione della rassegna francese è stato selezionato il lavoro della fotografa coreana Jung Rang Park, Heimlich o il gioco dei ruoli, in mostra ora all’Isa. Scatti a colori di interni domestici incentrati sulla famiglia. “Scene quotidiane che appartengo a ognuno di noi”, afferma d’Itri, “ricostruite come fossero un film”.
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ISA – Istituto Superiore Antincendio
Via del Commercio, 13 – 00154 Roma
Orario: da lunedì a sabato ore 16.30-20
Ingresso libero
Catalogo Contrasto
Info: tel. +39 0657064; fax +39 0657064269; www.fotoleggendo.it
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