Categorie: roma

fino al 18.XI.2001 | Jan Fabre | Roma, GCAM e Academia Belgica

di - 30 Ottobre 2001

Ha detto che catalogare non è la sua specialità. Probabilmente l’attrazione per gli insetti Jan Fabre l’ha ereditata (è nipote del famoso entomologo Jean Henri Fabre), ma il suo campionario iridescente di coleotteri, trasformato di volta in volta in figure umane o in oggetti, non ha più nulla del sistematico ottimismo di una classificazione scientifica. Assemblati nella migliore tradizione modulare gli esoscheletri degli insetti possono diventare qualsiasi cosa, particelle alla fine comunque riconoscibili che compongono – ordinati da un volere lucido – un’apparizione degna di un incubo assurdo e affascinante. Jan Fabre ha scelto il microcosmo misterioso degli insetti per dare forma ad esseri umani o presenze inanimate che costruisce mescolando gli elementi del mito, della metamorfosi, delle fobie ancestrali; evoca trasformazioni e contemporaneamente sembra riflettere sull’immutabilità, perché lo scheletro esterno degli animaletti, scaglia lucente che è l’unità di partenza, è uguale a sé stesso, memoria di milioni di anni.
Una sala della GCAM è diventata l’Umbraculum, un posto ombreggiato dove pensare e lavorare lontano dalla vita quotidiana: forse non riconosciamo la funzione dei macchinari depositati, ma gli ingranaggi, le ruote dentate ricordano un passato di tortura, sofferenza, un dolore dal peso insostenibile, che non può che restare a terra. In questo magazzino di strumenti di un orrore già avvenuto stanno anche due monaci senza volto, fatti di scaglie di ossa di animali. In alto sono sospesi alcuni oggetti, grucce, sedie a rotelle, deambulatori, ricoperti di coleotteri di un verde metallico: il sollievo, finalmente.
L’Academia Belgica ospita le altre due opere: attraverso il vetro di una porta finestra vediamo la stanza dell’Uomo dalle gambe di carne, mentre sul tetto se ne sta l’Uomo che misura le nuvole. È fatto di bronzo e grazie ad un particolare trattamento il suo colore non sarà mai alterato; ha le braccia tese verso l’alto e tra le mani una riga, aspetta – monumento dell’attesa – che una nube passi sulla sua testa, per stabilire le dimensioni di qualcosa che è inafferrabile.

articoli correlati
La natura, l’arte, la meraviglia

maria cristina bastante
mostra vista il 18.X.2001


Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, Spazi ex fabbrica Peroni
Via Reggio Emilia, 54; martedì – domenica 10 – 20; festività 10 – 15; lunedì chiuso; Ingresso intero L. 10.000, ridotto L 8.000. per info tel. 0667107900 web site: www.comune.roma.it/galleriacomunale; Academia Belgica
Via Omero,8; lunedì – venerdì 10 – 19, sabato 10 – 13, domenica chiuso
Ingresso libero; Catalogo edito da Academia Belgica e Aldo Miguel Grompone L.28.000


[exibart]

Visualizza commenti

  • deve essere carina questa mostra. Perché non hanno convinto Fabre a lasciare qualche installazione fissa a Roma in GCAMC??? Giusto per fare un piacere a Danilo Eccher prossimo direttore a partire da Gennaio...

Articoli recenti

  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01
  • Mostre

La pioggia e il velo, Rita Ackermann e Cy Twombly in dialogo alla Fondazione Iris

Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’eredità di Cy Twombly, per la…

27 Luglio 2024 16:10
  • Mercato

Il Ponte Casa d’Aste è stata acquisita dai francesi Millon & Associés

La maison italiana fondata nel 1974 fa il suo ingresso nel gruppo d’aste Millon, ma mantiene forte la sua identità

27 Luglio 2024 12:31
  • Fotografia

Other Identity #122, altre forme di identità culturali e pubbliche: Cristina De Paola

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Luglio 2024 12:10
  • Bandi e concorsi

WineWise, la open call di Art Days che porta l’arte tra i vigneti della Campania

WineWise: parte la open call per artisti emergenti promossa da Art Days Napoli Campania. In palio la produzione di un'opera…

27 Luglio 2024 10:00
  • Beni culturali

Rembrandt usò un super pigmento dorato per la sua Ronda di Notte

Per far splendere la sua Ronda di Notte, Rembrandt usò un particolare pigmento: la scoperta grazie a un nuovo studio…

27 Luglio 2024 8:10