A quasi 25 anni dalla sua scomparsa, Aldo Bandinelli torna a parlarci attraverso la sua opera grafica, un centinaio di lavori a penna, china e tempera, per lo più schizzi ed appunti di forte suggestione. Della sua vasta produzione grafica, Achille Perilli, curatore della mostra, ha volutamente selezionato questi disegni che rappresentano “frammenti” di straordinaria immediatezza e spontaneità. Di famiglia toscana, Aldo Bandinelli nacque a Roma nel 1897 e a soli diciannove anni comincia a collaborare accanto ai massimi disegnatori del tempo per numerosi giornali, tra cui il settimanale satirico “Numero”, “Primato” e “La Lettura”. Nel primo dopoguerra, insieme ad esponenti quali Prampolini e Depero, egli fu tra i protagonisti del rinnovamento dell’illustrazione italiana, con soluzioni originali rispetto ai modelli imposti dal gusto dell’Art déco. A poco a poco la sua tecnica grafica va modificandosi e al tratto nitido
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