Categorie: roma

Fino al 19.V.2017 | Walid Raad, Yet Another Letter to the Reader | Fondazione VOLUME!, Roma

di - 11 Maggio 2017
Grandi casse di legno occupano gli spazi di VOLUME!, immersi in una semioscurità che rende ancora più enigmatico il loro contenuto, che si trova però all’esterno, dipinto con uno stile quasi naif sulle pareti esterne dei massicci e quasi minacciosi involucri. Una donna nuda capovolta, il ritratto di un personaggio dall’espressione contrita, un volto minaccioso dalla mascella prominente, una campitura astratta  e una sorta di paesaggio che ricorda La Joie de Vivre, capolavoro di Henri Matisse. Cosa significa? Si tratta della mostra personale dell’artista libanese Walid Raad, intitolata Yet another letter to the reader , e la lettera al lettore annunciata dal titolo si trova in una parete all’ingresso, e racconta la storia delle casse dipinte,  ritrovate a Roma nel 2002 in alcuni magazzini della città , prima di scoprire che si trattava delle opere di un’artista, la palestinese Suha Traboulsi, impiegata presso il ministero della cultura libanese. La Traboulsi racconta che lo Stato Libanese  aveva acquistato una serie di opere d’arte di artisti arabi tra gli anni Cinquanta e Settanta, con l’idea di realizzare un museo d’arte moderna a Beirut. Ma il progetto rimase sulla carta, mentre le opere, rimaste nei depositi del ministero, furono distribuite dai politici come regali ad amici e parenti, oltre che a personalità nazionali e internazionali. Per evitare la dispersione delle opere, Traboulsi decise di riprodurre i quadri su casse di legno, e di spedirle nei paesi dove vivevano le persone alle quali erano stati regalati, sperando che avessero potuto attirare gli originali.
Non è la prima volta che Raad realizza un intervento di questo genere: il primo è stato a Beirut, dove nel magazzino del collezionista Toni Salamè ha dipinto alcune opere della collezione del MoMA, mentre alla Biennale di Gwangju ha riprodotto soltanto opere di artisti arabi, turchi e iraniani. “In genere sono attirato dalle opere d’arte che vengono conservate nelle loro casse” spiega l’artista. “Sono attirato dalle casse in quanto oggetti, ma anche dall’idea che le casse tengano al riparo e al tempo stesso rimandino alle opere in esse contenute”. Questa pinacoteca in fieri, dove la relazione tra contenitore e contenuto, immagine ed opera, crea nello spettatore una strana ambiguità, un senso di emergenza e di precarietà . “Con questo progetto Raad va oltre e declina il tema del tempo nell’ombra delle opere d’arte impressa sui muri” puntualizza Claudia Gioia, curatrice della mostra. Nella penombra dello spazio questa installazione  suggerisce la caducità del tempo, la transitorietà della conservazione delle opere d’arte in paesi devastati da guerre senza fine, come il Libano, la Siria o la Palestina. Oppure l’idea, più concettuale e suggerita dall’artista, che queste opere non siano ancora pronte per essere esposte nel museo e rimangano quindi confinate nei depositi. Una riflessione quando mai attuale in un periodo storico dominato dalla post-verità , dove ogni punto di riferimento sembra perdere ogni giorno di senso.
Ludovico Pratesi
mostra visitata il 3 febbraio
Dal 3 febbraio al 19 marzo 2017
Walid Raad, Yet Another Letter to the Reader
Fondazione VOLUME!
Via di San Francesco di Sales, 86,88 Roma
Orari: dal martedì al venerdì dalle 17:00 alle 19:30
Info: fondazionevolume.com

Articoli recenti

  • Mostre

Saremo mai abbastanza? Osman Yousefzada al The Box di Plymouth esplora le profonde disuguaglianze tra il Nord e il Sud del mondo

Fino al 9 Marzo, "When will we be good enough?" ospita le installazioni dell’artista inglese Osman Yousefzada, ragionando sulle possibili…

3 Gennaio 2025 0:02
  • Beni culturali

Milano vuole riaprire al pubblico la Sala delle Asse di Leonardo entro le Olimpiadi

Il Comune di Milano ha pubblicato il bando per l’ultima fase di restauro delle decorazioni della Sala delle Asse, il…

2 Gennaio 2025 20:20
  • Mostre

L’alterità esistenziale del corpo nelle opere di Peter Hujar e Margherita Manzelli

Al Centro Pecci di Prato due mostre per celebrare l’azione delle fotografie di Peter Hujar e la stasi dei dipinti…

2 Gennaio 2025 18:23
  • Mercato

Dentro l’asta. Seams of Marl di Francesca Mollett

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell'anno appena volto al termine, tra grandi maestri e artisti emergenti. Ecco il caso…

2 Gennaio 2025 14:18
  • Arti performative

Il coniglio di Gelitin/Gelatin rivive per la nuova performance da Forof, a Roma

A Roma, Forof presenta un public program per approfondire la mostra dei Gelitin/Gelatin: si parte con una performance dello stesso…

2 Gennaio 2025 12:59
  • Personaggi

Addio a Ruggero Savinio: se ne va un testimone della pittura del Novecento

Ruggero Savinio è morto a 90 anni: nipote di Giorgio de Chirico, riuscì a reinterpretare la grande tradizione della pittura…

2 Gennaio 2025 11:45