Nell’atrio del Museo Emilio Greco di Sabaudia è possibile visitare la mostra dedicata ad Alberto Moravia, uno dei frequentatori più illustri ed affezionati della cittadina laziale che, insieme a scrittori, registi ed artisti aveva eletto, nel secondo dopoguerra, Sabaudia a “territorio interiore stabile ed intatto, che prende respiro dal paesaggio”.
Tanti fotogrammi in bianco e nero sfilano in un film che scopre gli aspetti privati della vita di uno dei nostri maggiori scrittori del Novecento. Il percorso della mostra, curato da Monica Schifano, Luigi Prisco e Luca Ronchi mostra una parete installazione con frammenti di mappe geografiche, manoscritti e appunti di viaggio. Spaccati di vita quotidiana, viaggi lontani, incontri ed amicizie importanti. Con la mostra fotografica Moravia. Album privato la città di Sabaudia celebra uno dei suoi più celebri ed amati ospiti: Alberto Moravia, che proprio qui trascorse tante estati. L’esposizione documenta un Moravia privato, ripreso in compagnia delle donne importanti della sua vita e dei tanti amici intellettuali che hanno segnato la scena culturale del secolo scorso, come Pier Paolo Pasolini, Maria Callas, Mario Schifano e tanti altri.
Una foto di Elsa Morante giovanissima, insieme ai suoi gatti siamesi; la foto stropicciata del fratello Gastone, morto nella guerra d’Africa, che lo scrittore portava sempre con sé nel portafoglio; una bellissima immagine di Dacia Maraini, che si intravede dietro l’obiettivo di una macchina fotografica. E ancora tanti scatti che testimoniano l’amore dello scrittore per l’Africa e i suoi numerosi viaggi esotici: in Giappone nel ’67 e nell’82 e in diversi Paesi africani. Molti gli animali selvaggi ripresi nella savana: leoni, elefanti e giraffe accanto a curiosi alberi che fanno da sfondo al paesaggio.
Una fotografia coglie Moravia nella biblioteca scolastica di un villaggio africano, mentre un’ altra immagine lo mostra mentre si rade durante una sosta con la jeep a Tamanrasset nel 1975. Spicca inoltre una suggestiva foto di Pasolini e Maria Callas sulla spiaggia, accanto all’immagine della cantante greca in un villaggio del Mali. In ultimo, a chiudere la mostra, le fotografie degli anni Ottanta sulla spiaggia di Sabaudia.
Di sé e dell’importanza dell’arte Moravia ha scritto: “Penso che il bilancio della mia vita sia stato positivo. Secondo me i veri privilegiati non sono quelli che dispongono di ricchezze ed hanno il potere, ma quelli che sia nel senso creativo e sia nel senso conoscitivo hanno a che fare con l’arte. Mi considero un privilegiato per il fatto di essere un artista”.
consuelo valenzuela
mostra visitata l’8 luglio 2005
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