Un paesaggio da cartolina! Questo viene da esclamare visitando la mostra “Greenit” di Simone Cametti presso la Galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea di Roma, curata da Claudio Libero Pisano. Una serie di fotografie di grande formato riportano scorci paesaggistici dell’entroterra abruzzese mostrando i lineamenti delle catene montuose più caratteristiche del centro Italia in comunione con cieli colti poeticamente e immortalati da lievi striature di bianco. Il punto di vista: colline verde smeraldo che contrastano con i colori tenui delle catene montuose.
Di nuovo: che cartoline! Eppure qualcosa non torna. A corroborare questa probabile intuizione l’audio di una serie di video che assomiglia al vento di alta montagna attira e conduce il visitatore nello spazio che conclude il percorso della mostra dove una serie di video mostrano la verità: l’artista che si confronta pittoricamente con il paesaggio mentre è intento a dipingere il prato di verde brillante con una vernice (atossica ed è importante sottolinearlo) dal nome appunto “greenit”. Un’impresa, un’esperienza, uno studio diretto della manipolazione dell’immagine a partire da un “ritocco” alla stregua di un photoshop per così dire ambientale che inganna tanto quanto un trompe l’oeil.
Viene in mente la Land art o una definizione che ha a che fare con la performance, eppure di fatto le opere sono le fotografie, testimonianza estetica di una realtà manipolata, inesistente in natura, la sovrapposizione di due livelli di paesaggi impossibili, l’accostamento di due stagioni diverse, un’anomalia che disorienta.
L’inganno delle immagini paesaggistiche contrasta con la franchezza dell’installazione-video posta nella stanza sopraelevata della galleria, opera attraverso il quale l’artista fa raccontare se stesso senza veli, a partire da un difetto alla dentatura visibile nell’immagine fissa dell’autoritratto. Una cronaca che affronta dalle origini il perché dell’esigenza artistica di Cametti, demolendo il dubbio circa un altro possibile inganno dell’artista nell’epilogo firmato dalla madre.
Giuliana Benassi
mostra visitata il 29 marzo
Dal 12 febbraio al 2 aprile 2016
Simone Cametti, Greenit
Galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea
Orari: dal martedì al venerdì dalle 11.30 alle 19.00, sabato dalle 11.30 alle 16.00