Categorie: roma

fino al 2.X.2005 | Fernando Botero – Gli ultimi quindici anni | Roma, Palazzo Venezia

di - 22 Giugno 2005

Di fronte ad una platea gremita di flash e di giornalisti, Fernando Botero (1932, Medellín) ha risposto alle domande che il Sovrintendente Claudio Strinati gli ha posto in merito ai quadri esposti a Palazzo Venezia. Il pittore colombiano ha prima di tutto riconosciuto i debiti della sua pittura nei confronti dell’arte fiorentina del Rinascimento. A vent’anni, durante un viaggio in Italia, rimase folgorato dalla pittura di Giotto, Masaccio e Michelangelo. Dalla loro idea di spazio e di volume. “Il volume è un’esaltazione della vita. L’arte deve essere sensuale e dare piacere. E il volume è sensualità” afferma sorridente davanti al suo auditorio. Secondo Botero, l’idea che l’arte debba dare piacere è un’idea tabù nell’arte contemporanea, dove spesso l’opera è rivolta ad una ristretta cerchia di addetti ai lavori.
Sono 170 le opere che Botero ha selezionato per questa mostra romana. Quadri di grandi dimensioni, disegni e sculture che illustrano il suo mondo personale, fatto di personaggi e ambienti tipicamente sudamericani: le atmosfere colorate e luminose che conosciamo e che fanno parte del suo repertorio. Corride di tori, persone a passeggio nei vicoli dei villaggi, uomini e donne che danzano, ritratti, scene di quella vita tranquilla di provincia che Botero ha conosciuto durante i suoi primi vent’anni di vita a Medellìn.
Accanto a questo mondo idilliaco e tranquillo, si affiancano l’orrore e la disperazione dipinti nelle cinquanta opere dedicate ad Abu Ghraib. I prigionieri del carcere iracheno sono descritti in tutta la drammaticità della loro condizione. Seminudi, legati, bastonati o torturati. I disegni e i quadri trasudano lo sdegno e la volontà di denuncia del loro autore per un’ingiustizia e una violenza intollerabili.

Botero racconta come la volontà di denunciare le atrocità commesse ad Abu Ghraib sia nata da un articolo letto sul New Yorker (il primo a riportare la notizia) cui sono seguiti tanti articoli pubblicati su vari giornali americani. Interrogato sul perché della scelta d’illustrare la violenza di Abu Ghraib piuttosto che quella commessa in tante altre parti del mondo, Botero ha sottolineato come a suo avviso, le vicende di Abu Ghraib siano particolarmente efferate, in quanto perpetrate dallo stato più ricco e potente del mondo, uno stato che ha la cultura e gli strumenti per impedire dei simili orrori. Come Picasso già fece con Guernica, dipinta nel pieno della guerra civile spagnola per denunciare le atrocità della guerra, Botero sembra ribadire oggi il valore dell’impegno civile nella sua arte.

articoli correlati
Da Picasso a Botero. Capolavori dell’arte del Novecento
Fernando Botero. Il pittore dell’improbabile
Intervista a Fernando Botero

consuelo valenzuela
mostra visitata il 15 giugno 2005


fino al 2.X.2005 – Fernando Botero – Gli ultimi quindici anni – Roma, Palazzo Venezia – Orario 10.00-19.00 – lun. chiuso – Biglietto 8 euro intero – 5 euro ridotto – Informazioni tel. 06.32810 – Mostra promossa dal Polo Museale Romano e dalle gallerie Contini di Venezia e Benucci di Roma – Catalogo de Luca Editori d’Arte con introduzione di Claudio Strinati e Walter Veltroni

[exibart]

Visualizza commenti

  • Articolo molto interessante che ci fa conoscere molte cose in merito alle opere di denuncia di Fernando Botero.
    L'inferno di Abu Ghraib è dipinto con arte, fa "vedere" il dolore e le ingiustizie unite a malvagità.

Articoli recenti

  • Mercato

Dentro l’asta. Il vestito rosso di Domenico Gnoli

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra maestri del Novecento e artisti emergenti in giro…

23 Dicembre 2024 17:42
  • Bandi e concorsi

DGCC e American Academy, l’open call per una nuova residenza per curatori

Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…

23 Dicembre 2024 12:05
  • Personaggi

Addio a Edoardo Ferrigno, tra i pionieri dell’Astrattismo a Napoli

Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…

23 Dicembre 2024 11:05
  • Progetti e iniziative

Venezia, alle Procuratie Vecchie una mostra per esplorare il potenziale umano

Una mostra interattiva per scoprire il proprio potenziale e il valore della condivisione: la Casa di The Human Safety Net…

23 Dicembre 2024 10:05
  • Mostre

Francisco Tropa, il desiderio dell’arte: la mostra al Museo Nazionale di Monaco

Al Museo Nazionale di Monaco, la mostra dedicata all’artista portoghese Francisco Tropa indaga il desiderio recondito dell’arte, tra sculture, proiezioni…

23 Dicembre 2024 9:05
  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02