È con circa 150 manufatti provenienti dai quattro angoli della Cina, molti dei quali mai esposti prima in Italia, che il Museo Nazionale di Palazzo Venezia apre l’esposizione dedicata ai primi 3000 anni di storia della più prosperosa civiltà dell’Estremo Oriente. Partendo dal Neolitico, passando per varie forme organizzative fino al 221 a.C., anno dell’unificazione dell’Impero, la mostra permette di conoscere il percorso storico e culturale della Cina rivelandone aspetti caratteristici e consentendo di trarne un quadro accurato. Un arco temporale esteso, ricco di eventi leggendari e sorprendenti, che racchiude una storia millenaria densa di splendore e magnificenza.
La mostra guida lo spettatore attraverso cinque sezioni narranti la nascita delle prime culture tra il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro, l’avvento dei primi regni, i rituali sacrificali in onore degli Dei e degli antenati, il culto della musica legato alle pratiche cerimoniali e l’epoca degli Stati Guerrieri, il tutto per mezzo di inestimabili collezioni provenienti dalle Province dello Shanxi, dello Shandong, dell’Hubei e del Sichuan. Fu nella Pianura Centrale che le dinastie Shang e Zhou, integrandosi sapientemente alle culture limitrofe, si affermarono e costituirono i tratti principali di quella cultura da cui nel tempo è scaturita la Cina odierna. Ad entrambe infatti si deve la nascita del culto degli antenati, tratto storicamente caratterizzante le pratiche religiose cinesi ed emblema del potere e dello status sociale. La dinastia Shang (1600 – 1046 a.C.) è la prima da cui sono giunte fonti scritte e alla quale si deve l’introduzione di una struttura sociale e politica reale e ben definita. L’influenza che essa esercitò sulle culture vicine fu enorme, come dimostra la grande quantità degli oggetti sacrificali (tavolette in giada, statue bronzee ecc..) rinvenuti nei prestigiosi siti di Sanxingdui e Jinsha nel sud – ovest della Cina. La dinastia degli Zhou Occidentali (1046 – 771 a.C.) spodestò la dinastia Shang imprimendo alla civiltà cinese il culto della musica come elemento base di tutte le norme di comportamento etiche e morali, evidenziando le gerarchie sociali e i legami di consaguineità, come dimostra il Bianzhong, strumento a precussione costituito da campane bronzee montate su supporti lignei e utilizzato durante rituali di corte, sacrifici, visite ufficiali e campagne militari. Nella musica erano comprese tutte le attività artistico – letterarie che avevano il compito di creare armonia tra le persone. Nel 770 a.C. circa si avviò il periodo definito degli “Stati Combattenti” in cui, approfittando del declino della dinastia Zhou, nuove potenze territoriali si scontrarono per la contesa del potere; quest’epoca fu caratterizzata da un’importante tensione intellettuale e culturale che vide protagonisti il Grande Saggio Confucio e numerose scuole filosofiche delineanti le varie correnti di pensiero che, diffondendosi in tutto il territorio, posero le basi per l’unificazione e la conseguente formazione dell’Impero cinese ad opera della dinastia Qin. É con un’esposizione ricca e inedita che l’Amministrazione Statale per i Beni Culturali della Repubblica Popolare Cinese inaugura il primo di cinque progetti espositivi che permetteranno all’Italia di conoscere e approfondire, dall’antichità all’età contemporanea, questa cultura così affascinante, misteriosa e leggendaria, faro di tutte le civiltà sviluppatesi in Asia Orientale.
Eleonora Scoccia
mostra visitata il 17 settembre 2013
dal 21 giugno 2013 al 20 marzo 2014
La Cina Arcaica. Prima Mostra della Civiltà Cinese (3500 A.C. – 221 A.C.)
Museo Nazionale di Palazzo Venezia
Via del Plebiscito 118 – (00186) Roma
Orari: dal martedì alla domenica 10 – 17. Lunedì chiuso.
Biglietti: Intero € 5,00 – Ridotto € 2,50
Info: Tel 06 69994284