Il cagnolino è costretto a vestire i panni di un solerte soldatino e a marciare al suono di un piccolo flauto: è una semplice scenetta di genere che vuole solo cogliere un momento felice e spensierato dell’esistenza umana, senza caricarsi di ulteriori implicazioni allegorico – moraleggianti. Ma il pittore, un artista ignoto probabilmente attivo nella bottega di Domenico Piola, il massimo rappresentane del barocco genovese, vuole far partecipare al gioco anche lo spettatore, che si trova a sorridere divertito davanti all’improbabile tentativo di trasformare l’animale, per l’occasione appositamente mascherato con un cappellino di carta sulla testa e uno stecco, in un burattino.
E’ uno dei tanti dipinti, che formano la sezione dei beni storico – artistici, insieme a quella dedicata ai ritrovamenti archeologici e a quella riservata alle icone russe che complessivamente costituiscono il complesso delle opere della mostra L’Arte Ritrovata: La Guardia di Finanza a tutela dei Beni Culturali, presentata
L’esposizione è ospitata all’interno del Vittoriano e, nonostante la difficile accessibilità (una volta entrati nel monumento bisogna percorrere quattro piani a piedi, andando alla ricerca di un cartello che indichi la direzione da seguire) e l’illuminazione, che per certi dipinti, particolarmente grandi, non è sufficiente, merita comunque soprattutto per la pregevolezza delle opere esposte, frutto delle indagini quotidiane e dell’impegno che costantemente la Guardia di Finanza pone nel salvaguardare il nostro ricco patrimonio culturale. La consapevolezza che il bene culturale è non solo materia, ma anche valore, non solo storia ma anche metastoria, ha fondato nella coscienza civile degli uomini e delle società, l’obbligo etico di tutelarlo, perché lo stesso possa svolgere nel tempo quella funzione essenziale di educazione al Bello, in cui consiste la stessa qualità della vita ha detto il Prof. Francesco Sisinni, direttore scientifico della mostra.
La sezione archeologica è particolarmente ricca di reperti che si snodano dal VII sec. a.C. fino al II d. C. Dal khàntaros villanoviano alle anfore panciute in bronzo,
Tra i dipinti recuperati dalle Fiamme Gialle colpiscono per la loro intima grazia e familiare dolcezza la Madonna di Cima da Conegliano e quella della Scuola di Giovanni Bellini, che svela tutta la sua preziosità e cura nella lavorazione pittorica del manto broccato di Maria e nel paesaggio retrostante, che, per articolazione, colore e prospettiva, si richiama ai paesaggi di ambito fiammingo. Altra opera, particolarmente importante, è la Madonna in Gloria di Lorenzo Lotto, che, dietro ad un impianto compositivo solo in apparenza tradizionale, una classica teofania della Madonna con Bambino davanti ad un consesso di santi, nasconde significati ed implicazioni contestuali con rimandi alla cultura figurativa precedente e alla vita religiosa nei territori della terraferma posseduti dalla Serenissima.
La parte della sala dedicata alle icone russe avvicina il pubblico ad un ambito iconografico insolito, proprio perché poco conosciuto. La Mater Dolorosa o La Madonna Annunciata devono innanzitutto invitare alla preghiera, alla riflessione al pentimento e poi essere ammirate come immagini pittoriche. La profondità degli sguardi di queste Madonne permette di cogliere, di volta in volta, la loro commozione, il dolore, la sofferenza, così che il fedele si identifica pienamente con l’immagine che ha di fronte e ne sente tutta la carica protettiva e il potere suggestivo. Un potere suggestivo a cui non hanno saputo resistere neppure artisti di ogni epoca.
articoli correlati
riapre il Vittoriano
Italia spa? Exibart intervista Salvatore Settis
un pool per la tutela dei Beni Culturali
traffici illeciti, strategie per prevenire… invece di curare
maria rossella licata
mostra vista il 17 aprile 2003
Già sede di diverse mostre e progetti di arte contemporanea, la Certosa di San Giacomo, a Capri, ospita il nuovo…
Svelate le opere di Olivia Erlanger, Nicola Martini e Tarik Kiswanson, vincitori della sesta edizione del Premio Internazionale di Scultura…
Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 29 luglio al 4 agosto, in scena nei…
La Galleria Continua di San Gimignano ospitano una mostra di Leandro Erlich: l’artista argentino solleva il velo della realtà, per…
All’interno del Bunker dell’Aeroporto Nicelli di Venezia si terrà, fino al 29 settembre, una mostra che celebra l'aviazione e la…
Mi hanno rubato l'automobile, modestamente è il nuovo progetto dell’artista napoletano visibile sulle vetrine di Neutro che mette insieme un…