Il gusto di un’epoca nel pieno di una trasformazione radicale è ampiamente illustrato dalla mostra Hogarth, Reynolds, Turner. Pittura inglese verso la modernità. Promossa dalla Fondazione Roma, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, è una mostra che mancava a Roma dal 1966.
Un repertorio di oltre cento opere, giunte a Roma dai più importanti musei quali il Yale Centre for British Art,il British Museum, la Tate Britain, il Victoria & Albert Museum, la Royal Academy, la National Portrait Gallery, il Museum of London e gli Uffizi, offre al pubblico capitolino uno scenario della vita inglese nel XVIII secolo, quando l’Inghilterra era una nazione egemone in ogni campo, non solo storico ma anzitutto politico ed economico.
La Rivoluzione industriale, pur soffocando coi suoi fumi la capitale inglese (come non ricordare le pagine di Oliver Twist di Charles Dickens) promuove la nuova classe emergente e promette un futuro al Paese consentendo la nascita di una vera e propria realtà sociale composta da professionisti, mercanti, scienziati e filosofi. Un nuovo mondo che si afferma e che commissiona opere, quadri, soprattutto ritratti, contribuendo così alla nascita di una scuola nazionale.
Le sette sezioni del percorso di mostra documentano tutti i generi più peculiari dell’arte anglosassone, dalla ritrattistica alla pittura di paesaggio, dalla mitologia ai richiami della letteratura shakespeariana e offrono un ventaglio di caratteristiche pittoriche inglesi senza tralasciare le sognanti architetture di Canaletto, dove accanto ai più celebri Reynolds e Turner, si possono ammirare, ancora per qualche giorno, opere come Snowdown al chiaro di luna di Wright, gli oli di Hogarth e Füssli che spingono verso un’iconografia nazionale. Splendida, nella III sezione, l’opera Titania e Bottom di Füssli, per finire con l’incantevole Cattedrale di Salisbury di Constable (1829) che fuori dai confini del 700 evoca un paesaggio già più romantico.
Anna de Fazio Siciliano
mostra visitata il 15 maggio
Dal 15 aprile al 20 luglio 2014
Hogarth Reynolds Turner. Pittura inglese verso la modernità
Fondazione Roma- Musei , Palazzo Sciarra
Via del Corso, 239
Orari: Lunedì ore 14.00 – 20.00
Dal martedì al giovedì e domenica ore 10.00 – 20.00
venerdì e sabato 10.00 – 21.00
INFO: www.pitturaingleseroma.it
Critica, storica dell’arte e redattrice per prestigiose riviste di settore (Exibart,Art e Dossier, Finestre sull’arte) ha all’attivo numerosi articoli e interviste a galleristi (Fabio Sargentini), direttori di Musei (Anna Coliva) curatori (Alberto Fiz), vertici di società di mostre (Iole Siena, Arthemisia Group e Renato Saporito, Cose Belle d’Italia). Da tempo collabora con la Direzione della Galleria Borghese con la quale dopo aver prodotto una ricerca inedita sul gusto egizio ha svolto un lungo periodo di formazione. Nel 2015 fonda Artpressagency la sua agenzia di ufficio stampa, comunicazione, critica d’arte e di editing che sta espandendo e che ha visto collaborazioni notevoli con colleghi e musei, istituzioni su tutto il territorio nazionale (MaXXi di Roma, Biennale di Venezia, Zanfini Press, Rivista Segno, ecc.). Lavora come editor per Paola Valori e in qualità di addetta stampa scrive per le mostre di Studio Esseci, Arthemisia, Zetema, Mondomostre, ecc. Tra le pubblicazioni più importanti: “Margini di un altrove”, catalogo della mostra svoltasi nel 2016 a Siracusa in occasione delle rappresentazioni classiche, “History is mine _ Breve resoconto femminile ”: unico capitolo dedicato al genere femminile pubblicato nel libro “Rome. Nome plurale di città” di Fabio Benincasa e Giorgio de Finis, “La verità, vi prego, sulle donne romane”, indagine archeologica e figurativa sull’assenza nei luoghi delle donne nella Roma antica, per FEMM(E)-MAAM ARTISTE. Al momento, oltre all’aggiornamento di Report Kalabria, indagine sulle contaminazioni artistiche contemporanee nei luoghi archeologici in Calabria, si sta occupando di promuovere un progetto originale degli artisti Francesco Bartoli e Massimiliano Moro, anche dei linguaggi multimediali applicati a eventi espositivi. Gli articoli di Anna su Exibart.com