AlbumArte ospita il duo artistico “Las Mitocondria” composto da Alicia Herrero e Maria Angeles Vila Tortosa. Due linguaggi diversi che si incontrano e si fondono per dare vita ad un progetto artistico curato da Paola Ugolini che parla di donne passando per l’isteria. Questa “patologia” dell’inconscio esprime il malessere dell’anima che, in un primo momento, è stata strettamente (per non dire unicamente) legata alla donna per la profonda sensibilità che la contraddistingue. Il progetto artistico parte da Jean-Martin Charcot noto neurologo francese (1825/1893) che aveva fondato la sua carriera sullo studio approfondito delle malattie neurologiche e, quindi, anche sull’isteria (ispirando lo stesso Freud). Paola Ugolini spiega “Charcot ha potuto diagnosticare questa finta patologia clinica avvalendosi della collaborazione di alcune isteriche ricoverate che si prestavano nelle loro folli “esibizioni”. Nelle Lezioni del Martedì esse si mostravano nei loro movimenti esasperati a degli studiosi clinici, rigorosamente uomini, che venivano coinvolti in questo Teatro degli orrori molto voyeuristico”. Quei gesti irrequieti innescati dalle emozioni e dagli stati d’animo tormentati, si mostrano in un continuo contrarsi e dilatarsi del corpo durante la performance dell’artista Alicia Herrero all’interno di una scatola. Essa non è altro che la rappresentazione concettuale e formale dell’isteria dove lo sguardo del pubblico è limitato da piccole fessure. Sorpresa e curiosità riempiono gli animi e gli occhi degli osservatori ricalcando le scene che, verosimilmente, accadevano nelle sedute esemplificative di Charcot.
Las Mitocondria, De Hysteria. De Secretis Naturae, vista della mostra, foto di Sebastiano Luciano
La performance di Maria Angeles Vila Tortosa, invece, è immersiva e riflessiva. Le evocazioni innescate dalle immagini e dalle loro composizioni sono talmente forti da farci riflettere sulla nostra interiorità. Questa si svolge in una stanza buia illuminata (parzialmente) da delle lightboxes. Su ognuna di queste si focalizzano alcune immagini del corpo, come: cuori, bacini, reni, polmoni. Queste vengono prese e “stravolte” riconducendole in un’altra dimensione, quella della natura e dei suoi elementi comparativi. Maria Angeles gioca e sperimenta con l’incisione sviluppando concetti e figure che rimangono impresse sulla carta, trasportata poi su tela. Spicchi e strappi si amalgamano in una composizione unica, dai cromatismi intensi, che accompagnano lo sguardo del pubblico per assaporare a pieno la “quadreria” che riempie le pareti dell’intero spazio. Le opere ora nitide, ora sfocate, sono caratterizzate da una moltitudine di strati che riconducono alle tante sfaccettature del nostro inconscio mosso dalle emozioni. Il tema femminile è ben reso ma, una vera e propria presenza aleggia e si paventa in tutto il suo splendore attraverso una proiezione. Una donna bella, dallo sguardo fermo e austero incorniciato da lineamenti delicati e da folti capelli ricci. È la “Tia Carmen”, emblematica figura femminile, fondamentale per le artiste per sottolineare l’emancipazione e la forza dimostrata nei suoi anni. La proiezione della foto è su una delle opere di Maria Angeles dove l’elemento della farfalla (ricorrente in tutti i suoi lavori) rimanda all’anima e alla sua libertà di espressione dopo il claustrofobico periodo di metamorfosi. Un processo naturale che, inevitabilmente, ci porta a fare un parallelismo su di noi, sulla trasformazione della nostra società e sul ruolo delle donne. Esse bistrattate in passato per la loro sensibilità e (alle volte) debolezza, ora camminano a testa alta traendo da quei dispiaceri la forza necessaria per superare ogni limite imposto dalla società maschile. Quest’ultima si basa su una mentalità malata e retrograda che, sapendo i propri limiti, può solo tarpare le ali di chi sa volare senza sapere che così alimenta una voglia di indipendenza e affermazione che non conosce ostacoli.
Valentina Muzi
Mostra visitata il 5 giugno 2018
Dal 5 giugno al 20 luglio 2018
Las Mitocondria, De Hysteria. De Secretis Naturae
AlbumArte
Via Flaminia 122, 00196 Roma
Orario di apertura estivo delle mostre: dal lunedì al venerdì 15:00-19:00 (o su appuntamento)
Info: www.albumarte.org, info@albumarte.org