Categorie: roma

fino al 20.XI.2007 | Fabrizio Plessi | Roma, Galleria Traghetto

di - 19 Ottobre 2007
Un’installazione storica per inaugurare il nuovo spazio espositivo. E una serie di progetti che si presentano come fossero opere a sé stanti, ricche di istruzioni ma anche cariche di espressività. La mostra di Fabrizio Plessi (Reggio Emilia, 1940) si divide in due ambienti, che corrispondono alle due tipologie di opere in mostra.
La stanza della luce (2001) si erge a protagonista assoluta dell’esposizione, quasi fosse una presenza totemica: un neon blu chiuso in una scatola di ferro diffonde la sua luce algida, mentre in basso la sua immagine è riproposta su un monitor. La potenzialità dinamica del video non viene però sfruttata e il neon appare immobile, uguale a sé stesso, copia perfetta dell’oggetto presentato nella sua essenza fattuale. Impossibile non pensare alla poetica minimal di Dan Flavin il quale, a differenza di Plessi, insiste su un utilizzo situazionale del neon, in relazione con l’ambiente circostante. La scatola “povera”, che funge da cornice e prigione dell’elemento luminoso, altera dunque la sua relazione con lo spazio; trasforma l’oggetto in cariatide (titolo della serie di Plessi), rendendolo più scultura e meno ready-made. Nell’accostamento di immagine reale e immagine video, Plessi sembra proporre una tautologia kosuthiana, aiutata dalla documentazione grafica che accompagna l’installazione. L’oggetto per ciò che è, l’oggetto per come noi lo (ri)conosciamo.

La continuità tra l’universo naturale e la sua rappresentazione diviene una costante anche nei progetti esposti, che presentano il neon in fase oscillatoria. Nella serie Narciso la luce artificiale si “specchia” nel monitor, che ne riflette il movimento grazie a un nastro preregistrato. Numeri, misure, osservazioni in forma scritta accompagnano i disegni, precisi fino all’ultimo dettaglio ma non per questo meno espressivi. Lo studio di forme e colori rivela una componente creativa che sottende la fase puramente progettuale.

L’artista trae ispirazione dalle infinite varianti dell’acqua, elemento riflettente per eccellenza e dunque ricco di fascino. Luce e acqua si presentano come “mezzi continui aventi proprietà ottiche differenti”, offrendo la possibilità di una “riflessione sul riflettente”, come afferma lo stesso Plessi. Il progetto per Reflecting Water (1981) è una grande tela, dove linee bianche disegnano le oscillazioni del neon-pendolo. Il monitor funge da specchio acquatico, in una sintesi di tecnologia e natura che rivela l’interesse primario di Plessi: dissimulare l’elemento tecnologico, presentandolo in forme sempre diverse. Conferendogli così nuova vita.

articoli correlati
Alla Galleria Planetario di Trieste
Alla Galleria Maggiore di Bologna
Al Martin Gropius Bau di Berlino

alessandra troncone
mostra visitata il 5 ottobre 2007


Fabrizio Plessi
Galleria Traghetto
Via Reggio Emilia, 25 (zona Porta Pia) – 00198 Roma
Orario: dal martedì al sabato ore 14.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0644291074; roma@galleriatraghetto.it; www.galleriatraghetto.it

[exibart]

Visualizza commenti

Articoli recenti

  • Beni culturali

Boboli, un segreto ritrovato: il Giardino delle Camelie riapre al pubblico

Il Giardino delle Camelie di Boboli, un gioiello di arte e botanica, riapre stabilmente al pubblico dopo i restauri, con…

15 Gennaio 2025 14:19
  • Mercato

Il tavolo di Leoncillo, le piastrelle di Melotti. Tutto il design in asta da Cambi

Ci sono i grandi nomi del design italiano e internazionale in vendita da Cambi, a Milano. Sguardo in anteprima agli…

15 Gennaio 2025 13:17
  • Attualità

Berlino,130 milioni di tagli alla cultura: così la città perde se stessa

Il taglio del 12% al bilancio culturale per il 2025-2026 colpisce trasversalmente uno dei settori trainanti di Berlino, minacciando lo…

15 Gennaio 2025 12:16
  • Mostre

Betty Bee, la forza della complessità in mostra alla Galleria Di Marino, a Napoli

La Galleria Umberto Di Marino di Napoli ospita una retrospettiva dedicata a Betty Bee, artista che esplora il mondo femminile…

15 Gennaio 2025 10:30
  • exibart.prize

exibart prize incontra Massimo Pastore

Negli ultimi anni la mia ricerca si concentra sull’urgenza di indagare il concetto di “Accoglienza” legato ai flussi migratori

15 Gennaio 2025 10:08
  • Teatro

La forma delle cose: una riflessione sulle nostre relazioni, al Gobetti di Torino

Una spietata riflessione sulle dinamiche sentimentali, sulla solitudine, sui meccanismi della persuasione: al Teatro Gobetti di Torino, Marta Cortellazzo Wiel…

15 Gennaio 2025 9:29