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18
giugno 2008
fino al 21.VI.2008 Paola Margherita Roma, Hybrida
roma
Fluire tra i chiaroscuri di un tratto a matita. Camminare tra le luci e le ombre che la materia produce quando incontra lo spazio. Perdersi nell’eco delle onde del mare riprodotta dai disegni. Il magnetismo di Margherita...
di Marzia Apice
Paola Margherita (Roma, 1970; vive a Napoli) possiede la sorprendente qualità di impadronirsi dello spazio con straordinaria leggerezza. L’artista romana dimostra di avere le idee ben chiare: è grande, infatti, la capacità di esprimere se stessa e il proprio mondo interiore attraverso le linee, ideali e materiali, delle sue creazioni.
La mostra Derivazioni è un insieme di disegni che assumono tridimensionalità e sculture che, al contrario, si liberano quasi della materia, per diventare agili e lievi. Grandi o piccole che siano le dimensioni delle opere, non importa: il messaggio dell’artista arriva chiaro al visitatore, così com’è evidente la volontà di indagare la realtà e la sua simbologia attraverso le rinnovate esigenze espressive nate in seno alla tradizione.
C’è tanto lavoro artigianale nei disegni e nelle sculture di Paola Margherita, ma anche molteplici rimandi all’attualità e alle nuove tendenze. Accanto alle figure tridimensionali (umane o animali), l’artista riproduce nei grandi disegni vedute marine, scorci architettonici misteriosi, paesaggi magici che catturano chi osserva. Impossibile non lasciarsi attrarre da Teresa, morbida statua fatta di brani di carta cuciti in un insieme sinuoso e malinconico; innegabile il fascino di Arco, enorme disegno a matita realizzato per le riprese di un film indipendente ambientato a Napoli.
È inedito il rapporto che Paola Margherita riesce a instaurare con le regole della profondità prospettica, piegandole ai suoi fini espressivi con gentilezza, maestria e rispetto. L’interpretazione che offre di immagini apparentemente ordinarie si rivela, in realtà, una fotografia del tutto personale del suo sguardo d’artista, capace di arricchire i soggetti rappresentati di ulteriori significati e pulsioni emotive. Forse a un primo impatto la delicatezza e la semplicità delle sue opere possono indurre a pensare a una mancanza di personalità da parte della scultrice, perché spesso si pensa che il compito di un’artista sia necessariamente quello di stupire, sovvertendo regole e convenzioni.
In realtà, ciò non è sempre vero. Basta soffermarsi con più attenzione sulle opere di Margherita per averne una chiara conferma. Non ha bisogno di impressionare con effetti speciali, né di trasgredire a tutti costi. Sono sufficienti sculture e disegni per lasciare tracce di sé e del suo tocco, senza però assalire il visitatore; al contrario, colpendolo con forza e passione persistenti che si stemperano pian piano in una dolce e ideale carezza.
Ed è davvero facile perdersi nell’immaginazione: se ci si sofferma nello spazio della galleria e ci si lascia andare, sembra infatti di vederla davvero mentre cuce le sue opere, mentre realizza i suoi disegni, con l’estrema cura e la grazia tutte femminili di una madre con i suoi figli. Potere dell’arte…
La mostra Derivazioni è un insieme di disegni che assumono tridimensionalità e sculture che, al contrario, si liberano quasi della materia, per diventare agili e lievi. Grandi o piccole che siano le dimensioni delle opere, non importa: il messaggio dell’artista arriva chiaro al visitatore, così com’è evidente la volontà di indagare la realtà e la sua simbologia attraverso le rinnovate esigenze espressive nate in seno alla tradizione.
C’è tanto lavoro artigianale nei disegni e nelle sculture di Paola Margherita, ma anche molteplici rimandi all’attualità e alle nuove tendenze. Accanto alle figure tridimensionali (umane o animali), l’artista riproduce nei grandi disegni vedute marine, scorci architettonici misteriosi, paesaggi magici che catturano chi osserva. Impossibile non lasciarsi attrarre da Teresa, morbida statua fatta di brani di carta cuciti in un insieme sinuoso e malinconico; innegabile il fascino di Arco, enorme disegno a matita realizzato per le riprese di un film indipendente ambientato a Napoli.
È inedito il rapporto che Paola Margherita riesce a instaurare con le regole della profondità prospettica, piegandole ai suoi fini espressivi con gentilezza, maestria e rispetto. L’interpretazione che offre di immagini apparentemente ordinarie si rivela, in realtà, una fotografia del tutto personale del suo sguardo d’artista, capace di arricchire i soggetti rappresentati di ulteriori significati e pulsioni emotive. Forse a un primo impatto la delicatezza e la semplicità delle sue opere possono indurre a pensare a una mancanza di personalità da parte della scultrice, perché spesso si pensa che il compito di un’artista sia necessariamente quello di stupire, sovvertendo regole e convenzioni.
In realtà, ciò non è sempre vero. Basta soffermarsi con più attenzione sulle opere di Margherita per averne una chiara conferma. Non ha bisogno di impressionare con effetti speciali, né di trasgredire a tutti costi. Sono sufficienti sculture e disegni per lasciare tracce di sé e del suo tocco, senza però assalire il visitatore; al contrario, colpendolo con forza e passione persistenti che si stemperano pian piano in una dolce e ideale carezza.
Ed è davvero facile perdersi nell’immaginazione: se ci si sofferma nello spazio della galleria e ci si lascia andare, sembra infatti di vederla davvero mentre cuce le sue opere, mentre realizza i suoi disegni, con l’estrema cura e la grazia tutte femminili di una madre con i suoi figli. Potere dell’arte…
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mostra visitata il 10 giugno 2008
dal 30 maggio al 21 giugno 2008
Paola Margherita – Derivazioni
a cura di Roberto Gramiccia
Hybrida Contemporanea
Via Reggio Emilia, 32 (zona Macro) – 00198 Roma
Orario: da martedì a sabato 16-20.30; mattina su appuntamento
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel./fax +39 0699706573; info@hybridacontemporanea.it; www.hybridacontemporanea.it
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