Categorie: roma

fino al 22.XI.2008 | Hannu Palosuo | Roma, De Crescenzo & Viesti

di - 13 Novembre 2008
Alcuni artisti sanno muoversi agevolmente, seguendo un percorso di mutazione stilistica che però conserva delle caratteristiche stabili che lo rendono riconoscibile. Altri, invece, sanno coniugare arte e vita in un’ottica totalizzante anche quando il discorso artistico tende alla semplificazione essenziale. Ma non per questo trascurano eventi, luoghi e ricordi cari all’autore. I nostri pensieri, infatti, ci permettono spesso anche di guardare oltre, al di là della semplice apparenza.
Hannu Palosuo (Helsinki, 1966; vive a Roma e Helsinki) è un artista completo sotto questo punto di vista. La sua produzione pittorica, nel corso dell’ultimo decennio, ha dato vita a una sequenza narrativa articolata in frammenti ricomponibili. Quasi un puzzle che, una volta costruito, può di nuovo essere ricomposto in forme sempre nuove, mantenendo vivo un legame temporale senza fine, pur se dilatato all’infinito.
Dalle prime elaborazioni di sedie – che assurgono quasi a figure dialoganti – e di ombre che dalle stesse si proiettano sullo spazio, talvolta accompagnate da forme umane, si passa alla rappresentazione dei ricordi più cari: la casa dei nonni o le finestre e porte che lasciano intravedere dietro di sé orizzonti indefiniti. Il senso del vuoto, della riflessione umana, la tela grezza. Un rapporto di pieni e vuoti molto caro anche alla cultura orientale. Così, nell’ultima produzione si alternano i blu e i bianchi alla materia prima, la tela grezza, resa nella sua più naturale semplicità. E qui si stagliano orizzonti, boschi e foreste. Silhouette di oggetti riconoscibili: un vaso, una serie di tronchi, un virgulto.

L’artista confessa che il titolo My life was a burning illusion, tratto dalla letteratura, vuole istituire un primo importante momento di sintesi. All’evocazione di un’illusione bruciante che porta con sé tutti i toni più caldi della tavolozza si contrappone la narrazione per immagini, fatta di toni freddi, gelidi; angoscianti e polari tonalità del bianco. Luci bluastre, senza calore. Non c’è il sole a scaldare i ricordi, ma il gelo a conservarli in eterno. Così, le lunghissime serie di dipinti, nate dai primi trittici, rievocano anche il titolo delle opere: unico per l’intera produzione. Lo stesso titolo per tutti, quasi a voler dire che ogni opera fa parte di un complesso più grande e in esso si muove liberamente, potendosi abbinare a una qualsiasi altra opera e producendo sempre un significato nuovo e veritiero.

Un’unica figura umana esposta, un bambino che dondola nel vuoto cosmico, di spalle. È questa l’apoteosi dell’identificazione che ci fa immaginare al suo posto, illudendoci di poter vedere anche noi, sotto i nostri piedi – una volta sospesi nel vuoto – l’universo pittorico di Palosuo nelle sue infinite varianti compositive.

articoli correlati
Palosuo a Catania

michele nero
mostra visitata l’8 ottobre 2008


dall’otto ottobre al 22 novembre 2008
Hannu Palosuo – My life was a burning illusion
Galleria d’arte contemporanea De Crescenzo & Viesti
Via del Corso, 42 (centro storico) – 00186 Roma
Orario: da lunedì a sabato ore 11-13 e 16-19.30; lunedì mattina e sabato pomeriggio su appuntamento
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 0636002414; fax +39 0636002415; info@decrescenzoeviesti.com; www.decrescenzoeviesti.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

II Bunker dell’Aeroporto Nicelli celebra Venezia con una esposizione

All’interno del Bunker dell’Aeroporto Nicelli di Venezia si terrà, fino al 29 settembre, una mostra che celebra l'aviazione e la…

29 Luglio 2024 0:03
  • Arte contemporanea

A Reggio Emilia il flusso continuo di parole su schermo: è il nuovo progetto di Francesco Jodice

Mi hanno rubato l'automobile, modestamente è il nuovo progetto dell’artista napoletano visibile sulle vetrine di Neutro che mette insieme un…

28 Luglio 2024 15:00
  • Mercato

Maradona: all’asta la maglia della semifinale dei mondiali 1986

Prosegue la corsa dei cimeli sportivi all’incanto. Da Sotheby’s, la maglia indossata a Città del Messico da Diego Armando Maradona…

28 Luglio 2024 10:57
  • Beni culturali

La Via Appia diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: è il 60mo sito in Italia

La Via Appia, regina Viarum, uno dei monumenti più durevoli della civiltà romana, è stata inscritta nella Lista del Patrimonio…

28 Luglio 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

28 Luglio 2024 10:15
  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02