Gli anelli, il bracciale e due lunghe collane sono lì, su due grandi tavoli bianchi, sparsi con studiata noncuranza. Potreste chiedere di provarli e magari – se vi piace il loro design essenziale – portarne a casa uno, previo adeguato pagamento, naturalmente.
Eppure qualcosa di inusuale c’è. Perché questo ambiente candido e semplicissimo non è una gioielleria arredata (poco) in nome del less is more, ma è lo spazio – comunque minimal chic – di Roma Roma Roma, galleria a sei mani del trio Franco Noero, Tony Webster, Gavin Brown ed i gioielli in mostra – realizzati in oro e argento – li ha disegnati Paola Pivi, passando con naturalezza dal grande della riproduzione life size di un’isola (Alicudi, dove l’artista vive da qualche tempo assieme al compagno Martin Creed, un particolare faceva mostra di sé alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino) al piccolo di architetture formato dito, braccio, collo.
Sono strutture semplici quelle scelte dall’artista per dare forma alla sua collezione di ornamenti: due cerchi e barrette verticali che sembrano funzionare come elementi portanti per gli anelli, stesso modulo – ma con un cerchio fuori asse – per il bracciale; un’altra serie di anelli doppi, pare ispirarsi all’aereo esposto alla Biennale del ’99 (per quest’opera l’artista è stata premiata): due cerchi – per due dita – ed un cilindro argentato che sta nello spazio tra le due falangi e ancora su un anello a fascia s’innesta un corpo cilindrico, un po’ piccolo cratere un po’ elemento sopravvissuto a qualche catastrofe.
Costruzioni nitide, gioielli quasi ovvi: sembra impossibile che non ci abbia pensato qualcun altro prima, scrive Laura Cherubini nel testo che accompagna la mostra. Forme disegnate e svuotate con una razionalità marcata, ma – aggiungiamo – non
I gioielli sono prodotti da Edizioni di Gioielli Elena Levi, laboratorio non nuovo alle collaborazioni con artisti: adesso il programma a lunga scadenza prevede una presentazione all’anno negli spazi di Roma Roma Roma. Intanto anelli, collane e bracciale firmati Paola Pivi restano in mostra fino al 23 dicembre. Giusto in tempo per un regalo dell’ultim’ora.
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Ma dai! Spero che stiate sherzando!!! Devo dire che non condivido assolutamente le tesi sulla morte dell'arte che costantemente riemergono, ma... in questo caso ci siamo molto vicini (intendo dire con questa artista).
Comunque potrei anche sbagliarmi, o non capire, lo ammetto!
Spiegatemi la ricerca di questa artista, se potete.
Grazie
Il sito mi piace molto