Nellâappuntamento che vede la galleria coinvolta in un progetto curatoriale, dopo lâesperienza di âSubterfugeâ allâinizio del 2014 The Gallery Apart conclude (in bellezza) la propria programmazione annuale con âbiotic/abioticâ, a cura di Hanna Laura Kaljo e Lucy Lopez, facenti parte della piattaforma curatoriale londinese JupiterWoods. Come suggerito dal titolo, il tema affrontato è quello del contatto â e relativo confronto â fra il mondo biotico (quello degli organismi viventi, compreso lâessere umano stesso) e il mondo abiotico (dallâalfa privativo âsenza vitaâ, dunque proprio di condizioni chimiche e fisiche), prendendo in considerazione in che modo la culture â quindi lâarte in questo caso â si rapporta a questi ultimi.
Gli artisti affrontati non sono solo quelli della galleria (Emily Jones, Karen Kramer, Anna Mikkola & Matilda Tjäder, Andrea Zucchini), ma anche alcuni dei rappresentanti della scuderia Nomas, piÚ precisamente provenienti non tanto dalla Fondazione quanto dalla collezione dei proprietari Stefano e Raffaella Sciarretta, con la quale le due curatrici sono entrate in contatto al loro arrivo a Roma. Da questo incontro nasce un percorso che prende declinazioni molto diverse.
Se Salvatore Arancio riprende una scultura di un essere, dalla morfologia indistinta, su una grande tela su alluminio e Chiara Camoni porta avanti la sua ricerca sugli oggetti creati dalla natura (in questo caso la conchiglia) che, decontestualizzati, si ritrovano a dialogare con disegni che costruiscono un ponte con la tradizione (una copia di un ritratto di Giorgione) secondo quel concetto di âbuona vicinanzaâ che vede le varie pubblicazioni associate per affinitĂ allâinterno di librerie e biblioteche, Andrea Zucchini, Jacopo Miliani e Karen Kramer sfruttano luce, video, suono per coinvolgere lo spettatore nellâincontro con la natura e lâinfluenza che lâuomo può avere su questâultima.
Raccoglie la sfida a gestire lâoblò vetrato che mette in comunicazione i due livelli della galleria lâartista Emily Jones: la sua cascata di parole, riferite allâelemento dellâacqua e riprese nella cadenza del flusso delle parole nel suo intervento audio, sembrano scrosciare come una cascata dal soffitto, per incontrare il pavimento e vedersi riflessa al piano inferiore. Restano solo le tracce dellâintervento performativo di Antonia Mikkola & Matilda Tjäder, che ha visto il pubblico coinvolto la sera dellâinaugurazione della mostra, il 27 novembre: immagini di paesaggi naturali vengono messe in dialogo con scatti che sembrano essere rubati al microscopio di un biologo, mentre le parole trovano libere associazioni nel sottofondo.
Fra immagini che richiamano un ancestrale Big Bang, immerse in un clima che oscilla tra scienza, arte e il primo passo dellâuomo sulla Luna, dove i suoni diventano immagini, anche le immagini diventano suoni e il suono della caduta di cui scrive Maria Laboda non è altro che parola scritta.
Per tutta la durata della mostra resterĂ attivo un blog allâinterno del quale trovare immagini e suggestioni nate con la mostra stessa o da questa ispirate. Per restare informati, questo lâindirizzo http://biotic-abiotic.tumblr.com/.
Alessandra Caldarelli
mostra visitata il 13 dicembre 2014
Dal 27 novembre 2014 al 24 gennaio 2015
Biotic/abiotic
Emily Jones, Karen Kramer, Anna Mikkola & Matilda Tjäder, Andrea Zucchini, Salvatore Arancio, Chiara Camoni, Maria Laboda, Jacopo Miliani
The Gallery Apart
Via Francesco Negri, 43 â 00154 Roma
Orai: dal martedĂŹ al salbato dalle 16:00 alle 20:00