Ritratti di persone e famiglie che la domenica si riversano sulla spiaggia per qualche ora di riposo e divertimento: sono questi i soggetti del lavoro fotografico presentato per la prima volta in Italia dalla brasiliana
Bárbara Wagner (Brasilia, 1980; vive a Recife). Grazie a una borsa di studio, la prima in Brasile per la fotografia, promossa dalla Fondazione per il patrimonio storico e artistico dello stato di Pernambuco, Wagner ha presentato questo progetto innovativo intitolato
Brasília teimosa.
Un lavoro che ha rotto gli abituali schemi del reportage sui problemi sociali delle grandi metropoli brasiliane e che è stato recentemente in mostra all’Institute of Contemporary Arts di Londra. Realizzate tra il 2005 e il 2006, le immagini mostrano la capacità della fotografa di entrare in sintonia con ambienti lontani dal suo, ambienti popolari che l’hanno accolta e le si sono aperti, dandole piena fiducia, lasciandosi ritrarre in modo naturale e divertente.
La scelta dei modelli è particolarmente felice: Wagner identifica singole persone o gruppi, mai banali nell’espressione del viso, nell’atteggiamento in cui si fanno ritrarre; le dispone secondo il tipico modello compositivo della fotografia di studio, giocando tra realtà e finzione, ma senza mai tradirne la spontaneità. Lo spettatore è spinto dalla curiosità a esaminare questi ritratti con calma uno a uno, cogliendone i particolari, per scoprire la personalità di ciascun personaggio.
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Questa disponibilità di Bárbara Wagner porta uomini e donne a mettersi in scena davanti all’obiettivo”, scrive Giuliano Sergio presentando la mostra. “
La posa diventa l’occasione per una performance collettiva e auto-ironica”.
Fotografa professionista legata al mondo della moda e della pubblicità, la brasiliana è riuscita a trasporre il suo stile glamour in situazioni completamente diverse, come quelle che ha incontrato frequentando la spiaggia popolare di Recife. La caratteristica del luogo è il trovarsi praticamente nel centro storico e confinare con le spiagge chic della borghesia locale. Ogni domenica, e per tutto l’anno visto il clima, centinaia di persone abbandonano i quartieri poveri della città e in pochi minuti raggiungono quella che è diventata la loro spiaggia, il luogo delle loro vacanze.
Ed è proprio questo spirito di naturale vitalità, di allegria che Wagner è riuscita a cogliere. Le sue foto, tutte a colori, rendono bene quest’atmosfera scanzonata e divertita. La fotografa lavora con la macchina a mano, una reflex digitale, e utilizza un doppio flash, ottenendo così una luce che modella il soggetto e riempie le ombre, dando risalto ai fondali dai colori forti e netti propri dei luoghi di mare nelle giornate di sole a quelle latitudini: luci “californiane”, quasi iperrealistiche.