Categorie: roma

fino al 25.II.2002 | Katharina Sieverding | Roma, Casa di Goethe

di - 30 Novembre 2001

150 sono gli oggetti che Katharina Sieverding ha scelto negli archivi goethiani di Weimar in quasi due anni di lavoro. Il risultato di questo paziente lavoro è un viaggio metaforico attraverso i quattro regni della natura, minerale, vegetale, animale e umano, alla ricerca di che cosa significhi “metamorfosi” e di come, tra le forme pure estremamente diverse della realtà, circoli una stessa energia, forse una stessa logica.
Katharina Sieverding, artista di origine praghese e nota per i suoi enormi ingrandimenti fotografici che illustrano processi biologici, eventi politici o variazioni somatiche, ha voluto sondare in questa mostra romana un aspetto forse meno noto dello scrittore tedesco, il Goethe scienziato, raccogliendo tra i suoi oggetti minerali, teschi di animali, disegni botanici che ci parlano di un’attenzione costante e minuziosa al mondo della natura, visto come paradigma da cui estrapolare contenuti che si possano adattare poi all’arte. Visitate le prime tre sale, dove sono allestiti gli oggetti di Goethe, l’arrivo nella quarta sala, completamente buia e vuota, ha un effetto straniante che suscita l’attenzione del visitatore. Siamo pronti infatti per guardare la video-proiezione di grande formato, opera di Sieverding, che è il risultato del confronto dell’artista con le fondamentali teorie scientifiche goethiane e che si realizza in una suggestiva elaborazione della metamorfosi: il volto enigmatico e intenso di Katharina si scompone lentamente con fotogrammi diversi, alternandosi a immagini raffiguranti la coagulazione del sangue o sequenze genetiche.
“Non vi è nessuna contraddizione tra l’artista e lo scienziato – ha avuto occasione di dire Sieverding in un’intervista rilasciata a Ludovico Pratesi – I migliori scienziati possono essere artisti. Vogliamo sapere tutto sugli organismi, sulle loro forme di organizzazione, sulle forze e sulle leggi formative, sulla vita e sulla morte di ogni essere vivente.” Forse è questo il messaggio sottile e complesso da portare con sé una volta usciti dalla Casa di Goethe.

daniela gangale
Mostra vista il 27.XI.2002


Casa di Goethe
Via del Corso 18 – 00186 Roma
Orari dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso il martedì
Ingresso intero 3,00 € ridotto 2,00 €
Per informazioni 06 32650412
www.casadigoethe.it
info@casadigoethe.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertĂ . La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterĂ  una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrĂ  luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30
  • Mostre

I gioielli e la poetica dell’abitare. La lezione di Andrea Branzi in mostra a Milano

10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…

21 Dicembre 2024 17:20