Categorie: roma

fino al 25.II.2007 | La Roma di Piranesi | Roma, Museo del Corso

di - 16 Gennaio 2007

Sono le grandiose vedute di Roma, con le sue rovine imponenti, le vere protagoniste della mostra La Roma di Piranesi. La città del Settecento nelle Grandi Vedute. I soggetti delle circa 130 opere esposte nelle sale del Museo del Corso a Roma sono il Ponte e Castel Sant’Angelo, Piazza di Spagna, il Campidoglio e la sua scalinata, il Pantheon, le grandi basiliche. Ed è l’amore per Roma, città di adozione dell’artista, veneziano di nascita, che vi giunge a soli vent’anni nel 1740 con l’incarico di “disegnatore” al seguito del nuovo ambasciatore della Serenissima a Roma, Francesco Venier, a trasparire nelle acquaforti che ritraggono i più importanti monumenti della città eterna.
Arrivato a Roma, Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) frequenta i borsisti dell’Accademia di Francia e lo studio di Giuseppe Vasi, uno dei principali incisori del tempo, famoso soprattutto per la riproduzione di tavole di architettura. Con lui approfondisce lo studio e le tecniche dell’acquaforte; Vasi dirà del suo allievo, sbagliando, che è bravo ma che non diventerà mai un grande incisore in quanto è troppo “architetto”.
L’amore di Piranesi per la classicità e per le magnifiche rovine romane è descritto nella sua opera Antichità Romane con queste parole: “vedendo che i resti degli antichi edifici di Roma, sparsi in gran parte negli orti e in altri luoghi coltivati, diminuiscono giorno per giorno o per l’ingiuria del tempo o per l’avarizia dei proprietari che con barbara licenza li distruggono clandestinamente e ne vendono i pezzi per costruire edifici moderni, ho deciso di fissarli nelle mie stampe”.

Delle numerose stampe in mostra è la precisione dei dettagli a colpire, assieme alla testimonianza di una Roma ormai sparita: è quella che vediamo nelle incisioni dedicate al porto di Ripetta, con i velieri che navigano lungo il Tevere, oppure le piazze con le carrozze sulla terra battuta. Alla precisione dei dettagli si affianca l’immaginazione fantastica dell’artista. Piranesi era infatti capace di inventare paesaggi immaginari o di sviluppare particolari che erano assenti nella realtà.
Se alla base della rappresentazione del patrimonio archeologico di Roma c’è una sincera passione e l’intento di tutelare e salvaguardare la città antica, dall’altra traspare l’ottica architettonica di Piranesi architetto, anche se non fino in fondo. Di fatto, dei suoi numerosi progetti, solo uno vedrà la luce. Si tratta del complesso dei Cavalieri di Malta all’Aventino a Roma: la piazza e la Chiesa di Santa Maria del Priorato. I lavori si protraggono per due anni e Piranesi interviene sul paesaggio preesistente alla Piazza, fatto di ville e di giardini. Da più di tre secoli il luogo era di pertinenza dell’Ordine di Malta: Piranesi progetta il muro basso che delimita la piazza, fatto di partiture in stucco che configurano motivi militari e marinari, obelischi, steli commemorative e trofei che omaggiano l’antichità romana, etrusca ed egizia. Vi sono anche simboli araldici della famiglia Rezzonico a cui appartiene papa Clemente XIII, suo mecenate, e il nipote Giambattista Rezzonico, che gli commissiona la piazza. Quando Piranesi muore nel 1778, i suoi resti vengono inumati nella tomba a lui riservata da Giambattista Rezzonico nella Chiesa di Santa Maria del Priorato.

consuelo valenzuela
mostra visitata il 14 novembre 2006


La Roma di Piranesi. La città del Settecento nelle Grandi Vedute. Roma, Museo del Corso. Via del Corso, 320
14 novembre-25 febbraio 2007
Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 21.00. Lun. chiuso
www.museodelcorso.it – Tel. 06 6786209
Biglietti: Intero 7,50 euro, ridotto 5,00 euro, scuole 3,50
Catalogo pubblicato da Ed. Artemide con contributi di Claudio strinati, John Wilton-Ely, Marcello Fagiolo, Francesca Lui. L’allestimento è stato curato da Jean-Paul Traili


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Parigi esplode di mostre: ricognizione dalla capitale culturale dell’Europa

Parigi continua a fare della cultura un tassello cruciale di sviluppo: l’offerta delle grandi mostre, visitabili tra la fine del…

23 Dicembre 2024 17:59
  • Mercato

Dentro l’asta. Il vestito rosso di Domenico Gnoli

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra maestri del Novecento e artisti emergenti in giro…

23 Dicembre 2024 17:42
  • Bandi e concorsi

DGCC e American Academy, l’open call per una nuova residenza per curatori

Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…

23 Dicembre 2024 12:05
  • Personaggi

Addio a Edoardo Ferrigno, tra i pionieri dell’Astrattismo a Napoli

Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…

23 Dicembre 2024 11:05
  • Progetti e iniziative

Venezia, alle Procuratie Vecchie una mostra per esplorare il potenziale umano

Una mostra interattiva per scoprire il proprio potenziale e il valore della condivisione: la Casa di The Human Safety Net…

23 Dicembre 2024 10:05
  • Mostre

Francisco Tropa, il desiderio dell’arte: la mostra al Museo Nazionale di Monaco

Al Museo Nazionale di Monaco, la mostra dedicata all’artista portoghese Francisco Tropa indaga il desiderio recondito dell’arte, tra sculture, proiezioni…

23 Dicembre 2024 9:05