È un viaggio nell’interiorità, un percorso alla ricerca di se stessi nell’intimità dell’io più recondito quello che Cristiana Fasano (Avellino, 1984) e Dino Lorusso alias mad|is|dead (Triggiano, BA, 1963) compiono e mettono in mostra negli spazi del Lavatoio Contumaciale, storica sede romana ospitante dal 1974 le iniziative culturali e d’attualità dell’associazione fondata da Tomaso Binga, nome d’arte di Bianca Menna.
Due ricerche isolate caratterizzate da linguaggi espressivi diversi (il ricamo e la pittura) ma dalle analogie lampanti, che la curatrice Manuela de Leonardis ha chiamato a dialogare e ad esaltarsi a vicenda. Come le radici affondano ed esplorano il profondo, come gli aculei pungono e penetrano ciò con cui vengono a contatto, così le opere esposte rappresentano una ricognizione di esperienze di vita e sentimenti, una ricerca di identità e origini. Quest’ultimo in particolar modo riguarda Cristiana Fasano la quale, nata in Campania da genitori pugliesi, cresciuta in Basilicata e da anni a Roma, esorcizza nella sua arte la persistente ricerca di radici – ma anche la fusione di più culture – per mezzo di opere create con la tecnica del ricamo, derivazione dei suoi studi accademici e dell’attività di scenografa che svolge. Vivo esempio ne è indubbiamente l’opera The black box, una scatola di legno cubica appoggiata su di un mucchio di terra posto sul pavimento, il cui fondo è decorato con un ricamo ritraente radici e rami spogli – elementi e simboli tipici dell’artista – i quali, riflettendosi sulle altre superfici specchiate della scatola, sembrano moltiplicarsi ed estendersi all’infinito.
Entrambi gli artisti attingono dalla natura e tentano di catturare l’attenzione dello spettatore, infondendogli stupore e meraviglia attraverso un cromatismo vivace. L’arte di mad|is|dead – vincitore del primo premio alla Biennale Rocco Dicillo 2012 – è un diario personale, rielaborazione di esperienze e tappe di vita: dagli studi di architettura alle origini meridionali passando per i suoi viaggi in medioriente e la passione per la fotografia. Nelle radiografie in serie del suo torace giustappone un cuore progressivamente più spinoso: il suo. Gli aculei rappresentano tanto un richiamo alle piante grasse tipiche del sud Italia e l’Egitto dove ha vissuto, quanto una protezione inerente alla sua natura introversa e la tendenza caratteriale all’autodifesa. Un’esposizione che mette in mostra due percorsi esistenziali distinti, uno più esplicito, l’altro più implicito, ma entrambi condotti all’insegna della decodificazione psicologica con un’attitudine positiva alle avversità della vita.
eleonora scoccia
mostra visitata il 15 ottobre 2014
dal 14 al 25 ottobre 2014
Radici e Aculei / Roots & Stings. Cristiana Fasano + mad|is|dead
Lavatoio Contumaciale
Piazza Perin Del Vaga, 4 – (00196) Roma
Orari: 18 – 20 e su appuntamento.
Ingresso gratuito
Info: Tel 06 36301333 – tomasobinga@fastwebnet.it – www.lavatoiocontumaciale.it