04 aprile 2012

fino al 27.IV.2012 All’ombra del bianco Roma, Galleria Edieuropa

 
Possibili e differenti percorsi di luce e di ombra. Autori e modi profondamente distanti nel rapportarsi a temi ancestrali, complementari o opposti, e dai confini evanescenti -

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Il pensiero occidentale aspira da tempi molto lontani al bianco, alla luce: dimensione plastica e luccicante, sterilizzata e contemporanea. Quello orientale classico, invece, è dedito alla penombra: quella del tempo depositato, del pensiero sottile, della bellezza discreta. Bianco futuristico e magia dell’ombra antica, dunque. La Mostra All’Ombra del Bianco, a cura di Vittoria Biasi, ospita fianco a fianco possibili e differenti percorsi di luce e di ombra, autori e modi profondamente distanti nel rapportarsi a questo tema ancestrale e imprendibile. Come segno medio, l’esposizione si pone sul confine evanescente che separa le due dimensioni, dove esiste uno spazio sottile che le connota entrambe e ne certifica la complementarietà. Come a dire che se ogni ombra ha bisogno di un confine luminoso che la disegni, e lo stesso vale per il bianco che si esalta grazie al suo contrario, anche certi poli creativi e culturali opposti possono coesistere ed informarsi in senso dialettico.

Così, sempre su quel confine, il percorso espositivo si snoda tra la filosofia buddhista degli artisti tailandesi Amrit Chusuwan, Sakarin Krue-On e Sittichai Pratchayaratikun, e la visione pienamente occidentale di Maria Chiara Calvani, Fabrizio Corneli, Alessandra Porfidia e Stato di Famiglia (sodalizio artistico tra Sylvio Giardina e Raffaele Granato), dando vita ad un campo esperienziale per riflettere sul significato e l’implicazione degli opposti. Del resto, si sa, fra i sensi l’occidente ha privilegiato la vista (dalla quale è partito per la sua geometrizzazione dell’esperienza), temendo l’ombra (una forma che certifica i limiti dello spazio reale) mentre l’oriente l’ha contemplata e inseguita; preferendo, alle nude superfici radiose, l’universo acquietante della coesistenza e della densità avvolto di ombra: un chiaroscuro che costruisce gli spazi, che  riempie i templi del sacro così come le case comuni.
Infine, pare suggerire la mostra, qualsiasi esperienza umana e qualsiasi connotazione di verità, resta un “ombra”: del bianco, della luce. Tratto impalpabile della totalità. Il confine fuggevole della realtà entra, così, nell’immaginario e si consacra a irrisolto dilemma tra complementarietà e opposizione.

elisa govi
mostra visitata il 29 marzo 2012

 

dal 29 marzo al 27 aprile 2012
All’ombra del bianco
MariaChiara Calvani, Amrit Chusuwan, Fabrizio Corneli, Sakarin Krue-On, Alessandra Porfidia, Sittichai Pratchayaratikun, Stato di Famiglia
a cura di Vittoria Biasi
Galleria Edieuropa
Piazza Cenci 56 (00186) Roma
Orari: 11:00-19:00; chiuso lunedì e festivi
Info: 06 64760172 –
edieuropa@tiscali.it–  www.galleriaedieuropa.com
 
 
 

[exibart]

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