22 giugno 2012

fino al 27.VII.2012 Jorinde Voigt Roma, Galleria Marie-Laure Fleisch

 
Una riflessione sul legame tra parola e immagine che,partendo dal Decamerone di Boccaccio, indaga lo stretto rapporto tra percezione, testo e interpretazione. Un complesso gioco di rimandi che lavora a fondo sulla visione e la sua riorganizzazione -

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Dal testo letterario, passando per le visioni che alcuni grandi artisti del passato hanno offerto di quel testo, fino alla scomposizione di quelle visioni ed alla riorganizzazione in vista di una nuova fruizione. Jorinde Voigt (1977, Francoforte, vive a Berlino) presenta alla Galleria Marie-Laure Fleisch un lavoro stratificato, dai continui rimandi, che si articola su un doppio binario: da un lato, il Decamerone di Boccaccio e la sua messa in immagine da parte di miniaturisti e artisti che coprono un arco di tempo di cinque secoli (Botticelli e Rubens, per citare i più noti) e, dall’altra, il rapporto dell’artista contemporanea con quel materiale, selezionato e organizzato attraverso un collage di ritagli di carta che ripresentano parti delle opere in questione. L’artista si pone come tramite percettivamente attivo tra il fruitore e i dipinti del passato, strutturando il calcolato intreccio di immagini in modo da conferire ad essi un rinnovato dinamismo, formale e semantico: il gioco di rimandi è fitto, dalla resa visiva delle novelle boccaccesche passando per filtro dell’artista nei confronti di immagini rilette e ripresentate fino ad arrivare alla percezione di uno spettatore alle prese con una composizione che sottolinea nuovi rapporti tra frammenti dei dipinti di partenza. 
Una veduta delle opere in mostra
La Voigt opera una riflessione sul rapporto tra linguaggio letterario, linguaggio visivo e percezione interpretante, decostruendo l’organizzazione delle immagine in vista di una ricostruzione che ne metta in questione il senso e l’originaria lettura. Un lavoro complesso, che si avvale di numerose annotazioni scritte vicino alle immagini ritagliate e assemblate, quasi a rinforzare il dialogo tra didascalia e figure: un’opera minuziosa e meticolosa che fa dell’immagine il risultato di un lavoro profondo sul condizionamento storico, psicologico e percettivo sotteso alla creazione di opere passate. Un’operazione degna della massima attenzione, complessa da decifrare ma ricca di sfumature capaci di aprire nuove riflessioni sull’immagine artistica .
andrea d’ammando
mostra visitata l’11 giugno 2012
dal 26 maggio al 27 luglio 2012
Jorinde Voigt – Views on views on Decameron
Galleria Marie-Laure Fleisch
Vicolo Sforza Cesarini 3 (00186) Roma
Orario: lunedì-venerdì ore 14:00-20:00; sabato e domenica su appuntamento
Info: tel. 0668891936 – info@galleriamlf.com – www.galleriamlf.com

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