04 gennaio 2001

fino al 28.II.2001 Colori della Musica – Dipinti, strumenti e concerti tra Cinquecento e Seicento Roma, Palazzo Barberini

 
Al Palazzo Barberini una mostra affascinante che in un rimando continuo tra arte e musica accoglie il visitatore in un’atmosfera particolare...

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Progettata inizialmente come una mostra dedicata alle rappresentazioni di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti, in corso di realizzazione il tema è stato ampliato sino a comprendere l’evoluzione della rappresentazione della musica nella pittura tra il ‘500 e il ‘600.
Questo tema è stato affrontato con un intelligente approccio multidisciplinare che ha coinvolto in uno sforzo sinergico la Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Soprintendenza Beni Artistici e Storici di Roma, Santa Maria della Scala di Siena e la Rai. Il risultato di questo lavoro è una mostra che permette al visitatore di immergersi completamente in un’atmosfera dove arte e musica si completano in un rimando continuo. All’ingresso il visitatore è fornito di cuffie attraverso le quali può ascoltare una selezione di brani musicali scelti tra quelli composti nel periodo storico preso in esame. Questa musica accompagna la visione dei dipinti, accanto ai quali spesso sono esposti antichi strumenti, dello stesso tipo di quelli raffigurati nei quadri. A volte poi, il visitatoreLanfranco più fortunato potrà assistere a veri e propri concerti di musica antica realizzati da giovani suonatori che si aggireranno per le sale.
Il percorso espositivo dei dipinti segue un criterio essenzialmente cronologico, legato alla evoluzione del tema: dalle sporadiche apparizioni di strumenti musicali sino all’apoteosi della musica in pittura, che diviene in alcuni casi la protagonista assoluta.
La prima sezione espone alcuni dipinti elaborati in area lombardo-veneta-emiliana, dedicati ai temi allora più comuni, come i “Concerti” e i “Suonatori di liuto ”.

Elaborati magistralmente da Tiziano, questi hanno goduto di grande fortuna, come testimonia il dipinto del Sassoferrato Le tre età dell’uomo , copia dal Tiziano.
Altro grande artista influenzato da questi temi è stato il Caravaggio, di cui saranno esposti a rotazione alcuni dipinti. Il secondo nucleo di quadri esposti è infatti dedicato all’influenza che l’arte del grande pittore ha avuto nella prima metà del secolo. Alcuni temi da lui elaborati sono stati presi come modelli da vari seguaci, sia in Italia che all’estero, soprattutto in area fiamminga. I Tre giovani suonatori di Le Nain, Scena in taverna: i cinque sensi di Mattia Preti, Indovina, suonatore di liuto, bevitore e ladro di Valentin de Boulogne , sono tutte testimonianze della fortuna di cui hanno goduto una certi modelli caravaggeschi.
Un altro aspetto presente nei dipinti elaborati, è quello della sensualità e dell’erotismo, presente già nei dipinti cinquecenteschi di area veneta, ma sviluppato poi soprattutto in area fiamminga olandese. Tra questi vale citare la presenza in mostra del Concerto di Ter Bruggen e Festa musicale di J. Baeck .
L’ultima sezione della mostra è dedicata all’immagine e al mito di Santa Cecilia e ai personaggi che tradizionalmente rappresentano la musica, come gli “Angeli musicali ”.

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silvia giabbani
mostra vista il 14/XII/2000


Colori della Musica, sino al 28/II/2001, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, via Barberini, 18; orario 9-19, chiuso il lunedì; biglietto intero L. 12.000, ridotto speciale gruppi minimo 10 persone, L. 10.000; ridotto di legge L. 8.000; gratuito di legge. info. 06.32810, www.ticketeria.it , catalogo ed. Skira.

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5 Commenti

  1. AVETE REALIZZATO UNA MOSTRA FAVOLOSA.DA QUESTE PARTI NON ESISTONO.MI PIACEREEBBE ORGANIZZARNE UNA UGUALE, MA CREDO SIA IMPOSSIBILE.HO FREQUENTATO L’ACCADEMIA DI PITTURA ,E DOPO IL DIPLOMA NON HO FATTO NIENTE IN QUESTO CAMPO.LO SO GIà CHE IL MIO è SOLO UN SOGNO, E NESSUNO PUò TOGLIERMI L’ILLUSIONE CHE ALMENO NEI CIRCUITI ONIRICI IO SIA UNA GALLERISTA DI TALENTO,CHE RIESCE A FAR PERVENIRE A PARABITA OPERE D’ARTE DI UN CERTO SPESSOREE CULTURALE.

  2. piu che Gallerista lei si configura come curatrice mi sembra !!!
    Bhe potrebbe essere bello. Esiste nel suo paese un palazzo storico abbandonato? una grande masseria da restrutturare?
    Da quelle parti avete una grossa banca che deve impegnarsi per il lancio turistico di Lecce…
    Perché non pensare ad una fondazione…con finalità espositive, educative ecc…?

  3. le opere di Vespasiani le ho viste e mi sono piaciute. E poi ho notato che la segue il critico Marziani…In bocca al lupo…

  4. Gran bella mostra!I veneto ,lombardi del 500 con il loro tono quotidiano…E le atmosfere intellettuali.Sempre emozionanti i metallici colori di Dosso Dossi,affascinanti e sognanti gli ignoti pittori bergamaschi!E le “musiche”caravaggesche naturaliste.Tanto bello vedere un Valentine de Boulogne,un grande e materico “mattia Preti”.tutto poi nella cornice delle sale cortoniane di palazzo barberini!Intelligente l’accoppiamento con la musica,un piacevole diversivo.E finalmente una mostra serena,senza folle;ah forse mancava caravaggio(io adoro caravaggio,l’ho studiato,ci ho fatto un esame,ma oramai è diventato un buisness!!!).Devo ringraziare le interminabili prenotazioni per ” i Giustiniani”,o non avrei potuto vedere questa mostra e la galleria di palzzo barberini.

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