Evans e Leuci vivono l’essere donna in modo molto diverso: entrambe le artiste pongono al centro della loro ricerca il corpo femminile ma con poetiche ed estetiche distanti. Proprio su questa comunanza di temi ma differente elaborazione si sviluppa Bodygirl.
La memoria è al centro delle opere, senza titolo, di India Evans . Nei suoi piccoli collages rinascono vecchi oggetti abbandonati e narrano di donne seducenti e infantili al
Alla sensualità dei nudi nelle fotografie – figlie dell’immaginario maschile dei primi del ‘900 – sono accostati guanti, piume, velette e merletti, simboli della femminilità che nel lavoro dell’artista riconducono ai giochi di bambina, a quando ci s’immergeva nell’armadio della mamma, ci si travestiva da signora e s’inventavano storie nelle quali vivere una vita da grandi. La dimensione del gioco, poi, è resa fortemente dalla stessa tecnica del collage, che nella delicatezza della sua realizzazione ed in quella dei frammenti inseriti, esalta la figura della donna, ne rivela – con garbo – le sue molteplici vesti, la fa apparire ragazza ingenua, adolescente ammiccante o donna sicura e consapevole. Un universo complesso, impossibile da ricondurre a schemi predefiniti.
La delicatezza del racconto della Evans è intervallata, nella disposizione delle opere in mostra, dall’Isteria della donna di Lucia Leuci .
Nei suoi autoscatti, l’immagine non è mai nitida, la figura è in movimento ed il corpo, che si confonde tra le ombre ed i colori, non si palesa nella sua totalità oggettiva: la femminilità è solo evocata, dalla morbidezza delle forme sfumate, dal profilo del volto o da quello dei seni.
La rappresentazione si fa più chiara nel video Hera, moglie, divina,
articoli correlati
Una Henry: the space between us
in mostra a Modena ‘tutte le donne del mondo’ di Araki
Marco Maggi – Hotbed, la mostra precedentemente ospitata nello spazio di Sala 1
federica la paglia
mostra vista il 6.XI.2002
Il 2024 ha rivelato che nel design i progetti più sorprendenti sono quelli in grado di rendere la creatività un…
Una nuova Digital Fellowship del programma di arte contemporanea di Pompeii Commitment: Marianna Simnett reinterpreta il mito di Leda dalla…
Manufatti della cultura materiale, opere d’arte, documenti fotografici e materiali editoriali, poesia, progetti di design e di architettura: il "disponibile…
La città tedesca di Chemnitz sarà capitale europea della cultura del 2025, insieme a Gorizia e Nova Gorica: il programma…
Cabinet de curiosités: nella sede romana di Tornabuoni Arte, un progetto inedito che mostra l’intimo del mondo di Alighiero Boetti.…
Memorie personali e storia collettiva si intrecciano in un drammatico racconto visivo: alla Galleria Fonti di Napoli, la prima mostra…
Visualizza commenti
NESSUN COMMENTO POTREBBE EQUIPARARE LA BELLEZZA DEI LAVORI DI QUESTE DUE ARTISTE "GIOVANI" E MERAVIGLIOSAMENTE BRAVE.
CORRETE SUBITO A VEDERLE.
...non si puo impedire alla gente di vedere quello che vuole...altrimenti che arte e'
caspita, vedete peni dappertutto....
brutta mostra comunque, soprattutto la evans
ciao
ho visto la mostra sabato e sto cercando ancora di smettere di vomitare. Ma come vi permettete?
Peccato non vedo a fuoco la foto intitolata bodygirl di lucia leuci. Sbaglio o e' l'erezione di un pene? E se cosi' fosse non e' illegale esibire l'erezione di un uomo/donna? Ah ma forse la legge del buon costume e' stata aggiornata oops!
Sono passati otto anni da quella mostra e mi pare che le due artiste hanno avuto e stanno avendo un ottimo successo!!!! Soprattutto India Evans che si è trasferita a New York ed espone nelle migliori gallerie di Chelsea.
Prima di esprimere giudizi provate a riflettere, comunque il tempo mi ha dato ragione!!!