L’esplorazione di dimensioni parallele continua ad affascinare Caterina Notte (Isernia, 1973). Dallo studio sul suo doppio cibernetico, l’artista molisana (da anni attiva a Roma) ha allargato il raggio della sua ricerca intraprendendo una complessa indagine sulla percezione della realtà e sulle infinite letture che essa consente. Come nel precedente Domus De Janas, anche la protagonista di Future Motion Capture, video inedito in mostra a Roma, è una bambina. La piccola Giusy, cugina dell’artista, si muove disinvolta ma inquieta in un piccolo orto recintato. Seria e concentrata, compie il suo misterioso rituale, avvolgendo di carta argentata ogni frutto nato nel piccolo appezzamento di terra, con la scrupolosità di chi compie una missione. Nello stesso momento, in un luogo che immaginiamo lontano, ma in qualche modo connesso, due uomini di cui non vediamo mai il volto, si incontrano. Il contrasto tra le due situazioni è evidente e disturbante. Alla poesia un po’ fiabesca della bambina (che non a caso somiglia in modo impressionante all’artista), scalza e immersa in un paesaggio naturale quasi selvatico, si contrappone la freddezza e l’ambiguità del colloquio dei due misteriosi uomini in giacca e cravatta, ambientato in un parco cittadino. La piccola eroina -che ricorda un fumetto giapponese, con i suoi codini, la tutina blu e rosa e
Il video di Giusi Pallara (Lecce, 1977) abbandona quasi completamente il referente reale per abbandonarsi all’evocazione di forme e colori. Dopo una schermata iniziale sui toni rosei, una superficie rossa e liquida, in cui si riflettono strane forme circolari, inizia a pulsare, accompagnata da un sonoro distorto. Improvvisamente interrotta da una sorta di collasso che risucchia via tutto, come in un lavandino cui sia stato tolto repentinamente il tappo. Ma Luminal comprende anche una serie di fotografie la cui protagonista è una ragazza adolescente, che “gioca” sul letto tra bambole e luci, in pose seducenti e ambigue. La ricerca della giovane artista pugliese, che utilizza in maniera disinvolta pittura, video e fotografia, si muove sempre negli impervi territori dell’infanzia e dell’adolescenza, indagando con sottile malizia le ansie e le ambiguità –ma anche il rischio sempre in agguato- che caratterizzano queste fasi della vita umana.
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Mostra personale di Giusi Pallara a Pietrasanta
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ESA
gerato
Sono curioso di vedere i nuovi lavori di Cate. Dalla descrizione sembrano molto interessanti.
grazie, ragazzi!
Caterina sta affinando la sua ricerca. Ottimo.
sono rimasto profondamente colpito dal video di c.notte
Bellissima mostra!!!
Interessante il progetto di giusi pallara, intuitivo e semplice.
Banale e forzato il video dei ' pupi ' di caterina notte !