L’idea di una mostra dedicata all’arte nella Roma dell’Ottocento nasce dal desiderio di Olivier Bonfait di celebrare il bicentenario dell’insediamento della Accademia di Francia. Progetto ben accolto da Stefano Susinno che ha visto in questa circostanza l’occasione per riportare in primo piano la situazione dell’Urbe, tra periodo napoleonico ed unità d’Italia.
Visitando le tre mostre – dislocate in altrettante sedi, le
Le Scuderie del Quirinale, in un allestimento elegante e raffinato, propongono opere di estrema bellezza: Il sogno di Ossian di Jean Auguste Dominique Ingres, imponente e suggestivo sogno scultoreo; un inedito confronto tra la Venere Italica di Antonio Canova e la Venere Vincitrice di Bertel Thorvaldsen, due eloquenti anime dell’arte neoclassica; l’omaggio alla bellezza, ritratta nelle opere di quegli artisti inglesi, francesi e russi, che avevano riconosciuto nelle donne della campagna romana i volti ritratti da Raffaello.
Roma, capitale delle Arti è il tema della mostra allestita alla GNAM. L’attenzione si concentra sulle possibilità che la città offre di apprendere la professione artistica, attraverso le accademie pubbliche e private, le collezioni, le mostre e i concorsi. Cospicua è quindi la presenza di artisti stranieri in Italia che ritraggono incessantemente e con viva curiosità i protagonisti del mondo classico, paesaggi, borghi, scene di genere, uomini illustri. Di grande suggestione è il maestoso olio su tela di Karl Pavlovič Brjullov, L’ultimo
La mostra a Villa Medici sottolinea l’opportunità che l’Urbe offriva agli artisti francesi pensionnaires: l’Ecole de Rome, ripristinata nel 1803, si inaugurò con la presenza di due grandi firme, vincitrici del Prix de Rome: Ingres e David d’Angers. Tre i temi principali: gli esordi dell’Accademia intorno a Ingres e d’Angers; l’esercizio accademico, principalmente intorno allo studio del nudo e del drappeggio; infine, la presenza dell’Ecole a Roma e i suoi rapporti con gli artisti francesi di passaggio quali Corot e Flandrin .
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