Categorie: roma

fino al 29.VI.2010 | Da Corot a Monet | Roma, Vittoriano

di - 12 Aprile 2010
Talvolta si pensa all’Impressionismo come a una teoria che
si serve della natura per sperimentare scomposizioni e combinazioni cromatiche,
ombre e luci. Il Vittoriano invece permette di allontanarsi dal riduzionismo,
creando sviluppi capaci di incuriosire non solo il grande pubblico, ma anche lo
spettatore esperto.
In principio è il bianco e nero. Luce, sagome d’alberi,
riflessi dell’acqua: fotogrammi in sequenza che ritmicamente trasportano dentro
la mostra, preparando la strada alla pittura. Lo si vede nelle fotografie di Cuvelier, dove rami nodosi e danzanti
disperdono, come inchiostro nel latte, vene capillari in un cielo compatto.
Troveremo le stesse movenze di braccia flessuose più avanti nelle piante de Il
campanile di Bazincourt
, di un Pissarro che sembra preannunciare van Gogh. Mentre le giunchiglie spinte dal
vento sul filo dell’acqua e le erbe animate dall’aria sembrano passare nelle
ventose vedute di Corot, prima di arrivare a Pissarro e Monet.

Alcuni fotografi, come Vergier, si impressionano di
Romanticismo; altri, come Famin, si includono in una meditazione più novecentesca,
umanizzata, consapevole del limite. È da qui che i nuovi pittori francesi
entrano nella natura, non per dominarla né per sottomettersi a essa come a una
sublime matrigna, ma con uno sguardo onesto e paritario che ne esalta la
bellezza. Dalle opere sembra così di cogliere una relazione fra la natura e
l’artista, una confidenza da collaboratori, un reciproco piacere, dell’una nel
farsi ritrarre, dell’altro nell’assaporarla con tutti i sensi e comprenderla al
punto da poterne riprodurre il vento, l’umidità, la quiete.
Il percorso della mostra segue questo viaggio di
approfondimento e comunione con e dentro la natura. Di fronte a un’inondazione Sisley riesce così ad adottare una
prospettiva insolita: prende le distanze dal disagio per l’uomo e dai toni di
catastrofe, vedendo la calamità come momento di rigenerazione, l’acqua come
alito di vita, fonte di una gioia che si esprime nei toni del lilla. Il cammino
prosegue con i rosa violacei e i grigi tendenti all’arancio dei tramonti di Cazin, vedute vicine all’anima, che
trasportano all’interno dell’opera.

Questa rappresentazione del paesaggio, sentito dapprima
attraverso i sensi e poco a poco prendendo contatto con le emozioni, conduce
fino a un Renoir
“espressionista”, che palesa sulla tela il proprio godimento sensoriale e
spirituale nel privato paradiso terreste della sua proprietà di Les Collettes.
Il dialogo fra l’artista e la natura diventa intima fusione nelle Ninfee di Monet, dove soddisfatta ormai la
curiosità realistica, placato il bisogno di esplicitare sensazioni, rimane
l’astrazione: figure sospese senza prospettiva, colori soffusi senza chiara
corrispondenza con gli elementi naturali, siano essi acqua, aria o terra.
Un momento di meditazione intimo sul quale il pittore
lascia una porta aperta, un appiglio realistico, nei bordi grezzi della tela.

articoli correlati
Corot
a Verona
Courbet
e Monet a Villa Manin
Monet
e il Giappone a Milano

anita fumagalli
mostra visitata il 5 marzo 2009


dal 5 marzo al 29 giugno 2010
Da
Corot a Monet. La sinfonia della natura
a cura di Stephen F. Eisenman
Complesso del Vittoriano
Via di San Pietro in Carcere (zona Fori Imperiali) – 00186 Roma
Orario: da lunedì a giovedì ore 9.30-19.30; venerdì e sabato ore 9.30-23.30;
domenica ore 9.30-20.30
Ingresso: intero € 10; ridotto € 7,50
Catalogo Skira
Info: tel. +39 066780664; museovittoriano@tiscali.it

[exibart]


Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02