Grande ricerca dal punto di vista dei materiali utilizzati e continuo sguardo verso le origini e le suggestioni nordiche. Queste le evidenze della mostra curata dal critico/artista Hannu Palosuo alla Galleria De Crescenzo & Viesti che ha portato a Roma Anita Jensen e Markku Salo, tra i migliori artisti finlandesi delle ultime generazioni.
“Polymeric gravure” e “liquid light”, ecco i nomi, esotici ed evocativi, delle tecniche di cui Anita Jensen (Helsinki, 1957) , pressoché unica a livello internazionale, si fa interprete.
Il legame della Jensen e di Salo con la loro Finlandia è il motivo saliente che lega il lavoro dei due artisti. Una occasione irripetibile, per il pubblico romano, di apprezzare opere proveniente da un paese poco considerato e dunque altrimenti poco visibile nel normale circuito dell’arte contemporanea.
massimiliano tonelli
vista il 27 giugno 2001
Gli Uffizi di Firenze hanno acquisito per 450mila euro uno dei capolavori del grande Salvator Rosa, a rischio di disperdersi…
Il calendario del 2025 si apre nel segno dell’arte con IFA - Italian Fine Art e BAF - Bergamo Arte…
Jonathan Calugi, Ray Oranges e Alberto Casagrande sono gli artisti italiani di public art a cui Plenitude ha affidato la…
Al Museo del Tesoro di San Gennaro di Napoli, Giulia Piscitelli intreccia simboli religiosi e personali, per interrogare il senso…
Fino al 4 maggio le sale museali di Palazzo Bisaccioni accolgono la mostra La Libera Maniera: arte astratta e informale…
La storica vetreria Barovier&Toso ha aperto a Murano una nuova sede espositiva dedicata al vetro come forma d’arte contemporanea: si…