Grande ricerca dal punto di vista dei materiali utilizzati e continuo sguardo verso le origini e le suggestioni nordiche. Queste le evidenze della mostra curata dal critico/artista Hannu Palosuo alla Galleria De Crescenzo & Viesti che ha portato a Roma Anita Jensen e Markku Salo, tra i migliori artisti finlandesi delle ultime generazioni.
“Polymeric gravure” e “liquid light”, ecco i nomi, esotici ed evocativi, delle tecniche di cui Anita Jensen (Helsinki, 1957) , pressoché unica a livello internazionale, si fa interprete.
Il legame della Jensen e di Salo con la loro Finlandia è il motivo saliente che lega il lavoro dei due artisti. Una occasione irripetibile, per il pubblico romano, di apprezzare opere proveniente da un paese poco considerato e dunque altrimenti poco visibile nel normale circuito dell’arte contemporanea.
massimiliano tonelli
vista il 27 giugno 2001
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