Categorie: roma

fino al 3.XI.2006 | Carlo De Meo | Roma, Volume!

di - 23 Ottobre 2006

Come personaggi in cerca d’autore, i soggetti di Carlo De Meo (Maranola, Latina, 1966) sono degli appunti, dei pensieri, che fluttuano leggeri in attesa di trovare lo spazio ideale per venire allo scoperto e prendere forma. Così le sculture e lo spazio, un tutt’uno inscindibile, creano l’opera nella sua interezza. Ma si rintracciano anche altre costanti che sono alla base dei lavori di De Meo: il Corpo e la Lingua. Un corpo-oggetto, sempre quello dell’artista, ridotto nelle dimensioni. E una lingua-scrittura, che traduce in segni visivi ciò che l’occhio coglie, innescando infiniti giochi di senso. Il titolo di ciascun’opera permette infatti di individuare il percorso creativo e riesce a provocare un vero e proprio spiazzamento. Lo spettatore è costretto così a raccogliere ogni piccolo indizio, per riuscire ad avere una visione completa del lavoro: “Quello che voglio è che ognuno possa costruire la propria storia”, spiega De Meo.
Ed eccole, le opere-sculture-immagini-scritture-installazioni del Pollicino De Meo, con i titoli scritti a matita, disposti con un falso disordine e disseminati come mollichine di pane sulle bianche pareti. Sono opere costruite con la stessa metodologia, quella della sovrapposizione, del gioco, delle associazioni. Una costruzione sempre attraversata dal paradosso causato dal ribaltamento dei piani abituali.
E cos’altro, se non il paradosso, può dar vita ad opere come INTERNOGIORNO? Si tratta della riproduzione dell’interno di un piccolo appartamento, trattato come fosse un quadro appeso alla parete. Una casa spogliata dell’arredamento e dei tramezzi. Per similitudine o empatia anche la stessa piccola figura è vestita per metà. Una figura che addirittura si perde, si confonde nello spazio, assorbendo sul proprio corpo i colori delle mattonelle. Non è quindi l’oggetto di per sé, ma lo spostamento del punto di vista a spiazzare chi osserva. SCALAMULTIUSOFAIDATE è invece una piramide di oggetti che sostengono una figura. Alcuni rappresentano la solidità (lavatrice, forno da cucina), altri ci parlano dell’artista stesso (matite colorate, schizzi di progetti) e del suo quotidiano (libri, videocassette), tutti apparentemente affastellati l’uno sull’altro, su di un esile e basso tavolino da salotto con una zeppa sotto una gamba.
È in DEMEOCRAZIA però che l’artista svela il pensiero-guida della mostra. Un wall painting site specific che parla di libertà, di comodità, dell’agire senza problemi. È l’opera iniziata per prima e conclusa per ultima, dopo la realizzazione di tutti gli altri lavori. Un lavoro che diventa funzionale a SCALAMULTIUSOFAIDATE e SPECCHIO: la specularità è infatti rafforzata dalla presenza di questa doppia-parete di fondo dipinta. E così due elementi apparentemente contrastanti come la “scultura impressionista” e “la pittura geometrica”, diventano i perni intorno ai quali ruota l’intera esposizione, spiegata dalla mimetizzata scritta SONOPENSIERIPERVERSI. Come in una stampa lenticolare, il senso cambia a seconda del punto di vista: “sono-pensieri-perversi”, ma anche “sono-pensieri-per-versi”. Ma il vero fil rouge, dopotutto, rimane un’intelligente, struggente e sorniona ironia. In una mostra che è una delle proposte più autenticamente geniali dell’inizio di stagione a Roma.

daniela trincia
mostra visitata il 3 ottobre 2006


Carlo De Meo – Demeocrazia
Fondazione Volume! – via s. srancesco di sales 86/88 (trastevere-via della lungara) – Roma – t. 06 6892431 – info@volumefnucci.itwww.volumefnucci.it
periodo: dal 3 ottobre al 3 novembre 2006
orari: da martedì a sabato dalle ore 18.00 alle ore 20.00 (gli orari potrebbero variare, verificare telefonicamente)


[exibart]

Articoli recenti

  • Moda

MoMA e Nike insieme, per una nuova collezione in edizione limitata

Una nuova collaborazione tra il museo di arte modena di New York e il brand di abbigliamento sportivo: si parte…

2 Settembre 2024 10:47
  • Mostre

A Birmingham, una mostra di opere di Preraffaelliti da annusare

Al Barber Institute di Birmingham, una mostra che unisce arte e olfatto, offrendo ai visitatori un'esperienza sinestetica unica, attraverso i…

2 Settembre 2024 9:50
  • Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 2 all’8 settembre

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 2 all'8 settembre, in scena nei teatri di…

2 Settembre 2024 8:51
  • Mostre

A plus A Gallery presenta no(w)here: un’occasione per meditare sul concetto di appartenenza

L’esposizione no(w)here, a cura dei partecipanti della School for Curatorial Studies Venice, è visitabile a Venezia fino al 5 ottobre

2 Settembre 2024 0:02
  • Libri ed editoria

Un libro al giorno. Autocurriculum di Emilio Isgrò

Torna la rubrica "Un libro al giorno", per presentare romanzi e saggi, ultime pubblicazioni e grandi classici. Non solo arte…

1 Settembre 2024 15:00
  • Arte contemporanea

Come sta andando l’arte a Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024? Risponde il Direttore artistico di Pesaro Musei

Città, territorio, quartieri, comunità: la città marchigiana, già nota per le sue eccellenze nel campo della musica e delle bellezze…

1 Settembre 2024 13:30