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Nell’apertura della nuova sede della Lorcan O’Neill era insita una promessa e, a poco più un anno da quel momento, possiamo affermare che l’intenzione di virare da un panorama artistico quasi esclusivamente internazionale verso quello italiano non è stata tradita.
Dal 24 novembre sono infatti in mostra i lavori più recenti di tre giovani artisti romani: Emiliano Maggi, Marco Palmieri e Gianni Politi, in rappresentanza di una nuova, rinata, scena contemporanea tutta nostrana.
Tutte le opere sono datate 2015 ed è forse l’unico comune denominatore tra le tele di Politi, quelle di Palmieri e il lavoro di Maggi, che comprende anche delle sculture in ceramica.
Per il resto sono tre mondi distinti, nei contenuti, nelle tecniche e nelle ispirazioni.
Iniziamo dal più giovane: Gianni Politi, classe 1986. La sua produzione più recente abbandona il tratto figurativo in maniera piuttosto drastica, ripiegando sulla valorizzazione del frammento e la sua ricollocazione in tele astratte di grandi dimensioni. Dai titoli altisonanti, le opere si compongono di strati che ritrovano nell’assemblaggio il loro valore artistico rinnegando allo stesso tempo esplorazioni precedenti. Proprio per la sua genesi, questa evoluzione nata dal rifiuto potrebbe rivelarsi per l’artista una fase di transizione alla ricerca di un equilibrio nuovo.
Marco Palmieri, statunitense di nascita e romano di adozione sceglie l’Inghilterra per completare i suoi studi. Attivo tra Roma e Londra, alla Lorcan O’Neill presenta una serie di lavori estremamente grafici realizzati utilizzando degli elaborati digitali come stencil, essenziali e leggiadri, forse un po’ algidi, che ricordano nel tratto i motivi di Matisse e di Cocteau. Così come Politi, nonostante la giovane età, ha già esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero.
Nato nel 1977, Emiliano Maggi è invece il più maturo dei tre e offre ai visitatori un breve viaggio attraverso un “festival fantasma” animato da figure che camminano sul confine tra inquietudine e ironia. Due tele e diverse sculture in ceramica, l’universo di Maggi sembra profondamente legato alla sua biografia. Figlio di costumisti e truccatori e scenografo a sua volta, il teatro e la maschera si rivelano ereditari e si manifestano tanto nella sua pittura che nella sua scultura. Artista eclettico, porterà in galleria anche una sua performance (ma questa è una soffiata e la data è ancora da definirsi).
Martha ter Horst
mostra visitata il 28 novembre
Dal 24 novembre 2015 al 30 gennaio 2016
Three Romans
Emiliano Maggi, Marco Palmieri, Gianni Politi
Galleria Lorcan O’Neill
Vicolo dei Catinari 3, Roma
Orario: da martedì a sabato 11:00 – 19:00
Info: www.lorcanoneill.com