Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
20
giugno 2014
Le esposizioni tematiche della galleria Fiorentini hanno la tendenza ad indagare, con accorta sobrietà, argomenti tanto universali quando irrinunciabili. Immaginare una mostra a partire da un tema, suggerire una riflessione e incalzarne l’approfondimento attraverso le opere, è un invito sempre gradito per uno spettatore accorto e desideroso di nuovi spunti.
Questa volta, una parola è l’input: equilibrio.
Si può parlare di equilibrio nella composizione, ad esempio, ci sono certi rapporti cromatici più o meno equilibrati, ci sono le simmetrie, la compiutezza e l’armonia. Poi c’è, come succede sempre nell’arte, la contraddizione: il disordine, l’aspirazione, la ricerca e la rinuncia, la scoperta attraverso la perdita.
Equilibri è forse un racconto breve, dal finale sospeso ed ambiguo – come sono i finali di certi racconti minimalisti – che ripercorre una ricerca costante e allo stesso tempo sottesa, che è quella dell’equilibrio, nell’arte.
Si attraversa un secolo, con la prefazione di Balla e Licini, una nota poetica di Morandi.
L’equilibrio è la stella della sera per ogni esploratore, che sia questione di leggerezza o dinamismo. In questa narrazione suggerita, poi, l’equilibrio si fa virtuoso negli acrobatici Mobiles di Calder, segue l’esplorazione dell’universo per Mochetti e Grazia Toderi, si rivela nella coesistenza di forze naturali per Zorio e nella finitezza delle lastre di marmo di Anselmo, per poi perdersi tra le maglie della composizione rarefatta e sospesa di Alice Cattaneo. Il finale, rimane aperto. Se qualcuno avesse chiesto mai all’arte e agli artisti di trovare una soluzione per definire e trovare l’essenza dell’equilibrio, non avrebbe avuto risposta, piuttosto, si sarebbe trovato con la certezza che tale ricerca non sia più facile nell’arte che nella vita.
C’è da dire, però, che i finali aperti hanno sempre il pregio di lasciare il desiderio che la narrazione prosegua. A breve, sarà il catalogo con il contributo critico di Laura Cherubini ad aggiungere un nuovo capitolo.
Roberta Palma
Mostra visitata il 21 maggio
Dal 6 maggio al 30 settembre 2014
Equilibri
Erica Fiorentini Arte Contemporaneamente
Via Margutta 17, Roma
Orari: dal lunedi al venerdidalle 10:30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30
sabato 10,30 – 13,30
Info: www.ericafiorentini.it