13 giugno 2007

fino al 30.VI.2007 Elena Monzo Roma, Galleria Traghetto

 
Figure discinte tra pongo e lustrini. Prima personale per l’artista lombarda Elena Monzo. Le sue opere sono essenze e corpi scomposti, legati da dipendenze e da un disperato bisogno di comunicare…

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Elena Monzo (Brescia, 1981) presenta, in occasione della sua prima personale, una serie di lavori site-specific. La ricerca dell’artista lombarda parte dalla fotografia creativa, sia nel campo della moda che dell’arte contemporanea, da cui si lascia ispirare per le pose e le situazioni che animano i suoi bizzarri personaggi. La Monzo si serve di strumenti di lavoro come pantoni, pennarelli indelebili, penne gel e sticker, con cui dà forma ad assemblaggi di attimi e gesti assolutamente casuali in cui indiscusso protagonista rimane sempre l’uomo. La giovane artista osserva con occhio critico le riviste di moda, analizzando il bombardamento di immagini imposte dalla società. Pur mantenendo un’impostazione rigorosamente verticale, queste vetrine di superficie e apparenza, completamente trasformate e personalizzate, si mostrano attraverso un’angolazione del tutto imprevedibile all’interno di teche e cornici asettiche, minimal. I contenuti, il più delle volte aspri, emergono con decisione e con molta più forza proprio in contrasto con uno sfondo pulito, silenzioso, bianco.
Il titolo della mostra, Dipendenze, introduce il bisogno che lega tutti i vari personaggi, uniti anche se narrativamente scollegati. La dipendenza dagli altri, dalle sensazioni, dai ricordi, dalle ossessioni, dalla libertà, da un’idea, è capace di collegare persone ovunque e in ogni momento. L’artista la rappresenta con un sottile filo conduttore che cammina muovendosi in maniera fluttuante tra un’opera e l’altra lungo le pareti della galleria. Il riferimento alla rete internet e alla virtualità è chiaro, l’esternazione irrefrenabile della comunicazione è un bisogno radicato e intenElena Monzo, Donna con flebo, 2007 - Tecnica mista su carta, 100x150 cm so, incontrollabile e irrinunciabile. Le essenze, denudate ed energiche, escono dalla posa canonica da copertina e vivono in libertà ai margini del foglio. Queste immagini non contengono messaggi, ma sono come dei frame, caratterizzati da linee interrotte, confuse. Elena Monzo esegue, attraverso una ricerca precisa e uno stile estremamente personale, lavori su carta da plotter, applicata su forex e poi incorniciata. È evidente lo studio e l’attenzione per il dettaglio: ecco allora comparire lustrini, vestiti, accessori. In alcune delle sue opere è possibile scorgere anche riferimenti alla storia dell’arte e della fotografia, come ad esempio un richiamo ai lavori di Diane Arbus o ad alcuni capolavori storici come La dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci.
La giovane artista lombarda, incuriosita anche dalla street art, realizza all’interno della galleria, e precisamente su un piastrellato già esistente, un lavoro realizzato con la stessa tecnica mista, in cui però è accentuato l’utilizzo degli sticker e degli elementi seriali. L’artista usa le mattonelle come fossero tanti fogli e definisce questo lavoro “un gioco, un esperimento in piena libertà su un free space”.

fabrizia palomba
mostra visitata il 23 maggio 2007


fino al 30.VI.2007 – Elena Monzo – Dipendenze
Galleria Traghetto Roma, Viale Regina Margherita 158 – 00198 Roma
Tel/Fax. 06 64780772 – galleria.traghetto@tin.it
Orari di apertura: mart-sab. 15.00/19.00 o per appuntamento
www.galleriatraghetto.it


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