Si scendono alcuni gradini per entrare da BASEMENT ROMA, spazio espositivo sede di Cura e creatura di Ilaria Marotta e Andrea Baccin, che sin dalla sua fondazione porta nella Capitale alcuni dei progetti più ricercati del panorama internazionale. Ultimo in ordine di tempo è “Lupa” di Nicolas Deshayes, artista francese di base nel Regno Unito, che trasforma gli spazi di BASEMENT in un ambiente caldo, umido, respingente e attraente allo stesso tempo.
Un sistema di tubature percorre le pareti della galleria, crea inciampi, e disegna il percorso chiuso del sistema circolatorio del mammifero. Le tubature attraversano tre sculture realizzate in alluminio, forme organiche che funzionano come termosifoni e che caratterizzano ogni stanza.
La Lupa del titolo è ridotta all’essenza, un seno, simbolo di maternità, che diventa elemento modulare fautore della spinta propulsiva da cui si genera la vita.
Se l’essere vivente non è presente fisicamente nel lavoro, la sua forza vitale viene evocata attraverso il calore, lo scorrere dell’acqua nelle tubature e la forma organica delle sculture che occupano le pareti. Fanno da contraltare a questo calore i materiali e l’aspetto freddo e minimalista del lavoro, elementi che rendono evidente la doppia natura delle opere di Deshayes. Queste, mentre suggeriscono una similitudine con forme organiche morbide e malleabili, sottolineano il contrasto tra naturale e artificiale, essendo quasi sempre realizzate con prodotti industriali non biodegradabili e per mezzo di processi che modellano e trasformano le loro proprietà.
Nicolas Deshayes. Lupa Courtesy the artist and Stuart Shave/Modern Art Ph. Roberto Apa
Questa volta da BASEMENT si scendono le scale per entrare in un corpo caldo, umido e inospitale, dove l’elemento scultoreo industriale e freddo si contrappone alla sensazione di intimità che coglie il visitatore. I 38,3 gradi percepiti nello spazio e raggiunti grazie al sistema di riscaldamento e alle sculture/termosifoni, sono gli stessi della temperatura corporea dell’animale. L’artista crea così un ambiente inospitale e pieno di ostacoli, percettivi e fisici, in cui ad essere protagonista è il calore, che passa da un corpo a un altro, avvia e accelera processi naturali e di cui si enfatizza il carattere di forza essenziale per la nascita della vita stessa.
Scendere le scale di BASEMENT quando fuori fanno 30 gradi e dentro 38 fa vivere l’esperienza dell’estate in città da un altro punto di vista. C’è vita anche, anzi soprattutto, in situazioni non accoglienti.
Roberta Pucci
mostra visitata il 18 aprile
Dal 18 aprile al 30 giugno 2018
BASEMENT ROMA
Via Nicola Ricciotti, 4, Roma
Orari: da lunedì a venerdì dalle 14 alle 19
Info: hello@basementroma.com