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Quando li tocchi si muovono, oscillano o sembrano dondolare la grossa testa a forma di cubo, in bilico su un corpo fatto con una molla di metallo: sono i personaggi che popolano la domenica cittadina di Giovanni Albanese. Intanto – forse in attesa di andare davvero al parco – hanno invaso lo spazio della Galleria Oddi Baglioni e, ben ritti sull’unico “piede”, che è una sorta di base circolare, ondeggiano, qualche volta parlano, con l’unico verso che è gli è consentito: un rumore di metalli che si sfregano.
Dai Cinque contro cinque schierati prima di iniziare una partita di calcio, al “bambino” che guida l’automobilina giocattolo, al “papà” a bordo di un non meglio identificabile mezzo di trasporto (e nello scegliere i titoli Albanese sembra specificare con affetto che quelli sono “Mio figlio” e “Mio padre ”): i protagonisti di queste situazioni possibili sono assemblati con quel gusto “dell’oggetto trovato” che si può trasformare in altro, stanno al confine tra il non sense e la citazione (perché di parenti e precedenti illustri e notissimi, questi personaggi con la testa inesorabilmente vuota, ne hanno davvero tanti) senza varcarlo, in equilibrio, sistemati su un corpo che molleggia, ma non si sposta.
Per il concerto, ci si trasferisce nell’atrio della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea. Del pianoforte sopravvive una struttura a metà tra la linea di contorno e lo scheletro, il resto è la luce fiammeggiante di tutte le lampadine che hanno sostituito la tastiera, che “riempiono” la coda, che arrivano fino alle zampe; è incandescente, ma innocuo. Chi decide di fermarsi a guardare è in buona compagnia: troverà posto dietro un pubblico di estintori, ovviamente estimatori silenziosi di questo “presto con fuoco”.
maria cristina bastante
vista il 9.XI.2001
Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea; Spazi Espositivi Ex fabbrica Peroni – Via Reggio Emilia 54; 0667107900
mar_dom 10 – 20 festivi 10 – 15 ch lunedì; ingresso intero L. 10.000, ridotto L. 8.000; fino al 30.XI.2001
Galleria Oddi Baglioni, Via Gregoriana 34; 066797906; lun_ven 10 – 13 / 16 – 19.30 ch sab pomeriggio e festivi; ingresso libero
fino alla fine di dicembre; catalogo in galleria
[exibart]
Dio, quanto è vecchia questa roba!