In quest’ultimo periodo Roma sta fortemente dimostrando a quanti ancora si ostinino a definirla poco attenta all’arte contemporanea, di essere città viva e interessata al lavoro degli artisti emergenti.
Si moltiplicano gli eventi, aprono nuove gallerie ed anche i giovani artisti che anni fa avevano deciso di lasciare l’Italia per lavorare all’estero, iniziano a tornare.
E’ il caso di Rä Di Martino che ha inaugurato una nuova galleria a due passi da San
Una buona dose di humor old england, un piccolo ma sardonico accenno all’attualità ed un’ottima conoscenza della camera e delle tecniche cinematografiche, sono gli ingredienti del lavoro della ventottenne artista nata a Roma e residente a Londra.
La matrice italiana e le influenze inglesi – figlie della sua formazione – emergono dai suoi video mantenendoli in bilico tra sottilissima ironia e ritratto tenero dei paradossi umani. Così prendono vita dialoghi assurdi (o veri e
E le scene di Untitled (Rambo) , se per un verso paiono una parodia dell’attuale assetto militare americano, dall’altra si accompagnano ad un delicato e compassionevole sguardo sulle tragicomiche vicende dell’eroe made in Usa, imprigionato in un piccolo film anni ’20 e costretto ai continui fallimenti della sua guerriglia. Quasi ridotto alla macchietta del suo stesso mito. Un po’ Stallone, un po’ Buster Keaton.
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Non sono ancora riuscito ad andare a vedere nè lo spazio nè la mostra, ma ho avuto la fortuna di conoscere Ra (oddio senza l'accento giusto, ma non lo trovo e credo lei mi saprà perdonare) e di rivedere Paola lo scorso fine settimana...due persone che sfatano il cliché dell'artista antipatico, egocentrico e vanesio e del gallerista rozzo e dal braccino corto...loro sono tutto il contrario e mi fa piacere inaugurare i commenti di questa pagina con l'augurio che entrambe continuino così, il nostro piccolo mondo ne ha tanto bisogno!