Giorgio Agamben, nel tentativo di rintracciare un significato nella società contemporanea, in uno dei suoi testi parla di Genius un dio personale che sin dalla nascita vigila sulle nostre esistenze e che abita dentro di noi. Genius è la nostra parte più profonda, quella più intima e necessaria, ciò nonostante è anche l’espressione di ciò che “ci supera e ci eccede”, quello che trascende la singolarità. Comprendere Genius vuol dire capire che l’uomo non è solo io e “coscienza individuale”, ma che esiste anche una zona di “non-conoscenza” che ci guida, pur essendo l’elemento in noi più impersonale.
Quando Sabrina Casadei (Roma, 1985), dopo aver vinto la residenza presso il Nordic Artists’ Centre Dale, una delle più importanti in ambito artistico, è arrivata in Norvegia nei primi mesi del 2016, la grandezza di questi luoghi ha finalmente colmato quello scarto da sempre percepito tra i suoi dipinti e la realtà. Questa giovane pittrice romana ha scelto infatti da diversi anni la natura come protagonista dei suoi lavori; paesaggi sospesi dal carattere nordico, visioni interiori fuori dal tempo, animano le sue tele mostrando all’osservatore posti lontani, oggi per lei non più sconosciuti.
Dall’incontro tra l’esperienza dell’artista e la realtà di Albumarte, spazio indipendente e no profit che da alcuni anni si muove in modo autonomo rispetto al sistema dell’arte romano con un’attenta e consapevole programmazione, scaturisce la mostra “A Thousand Miles Away” che presenta per la prima volta la serie di opere prodotte da Sabrina Casadei durante la sua residenza.
Nei lavori esposti, come un’eco che continua a risuonare costante tra le sale, appare evidente fin da subito la presenza ossessiva di un’immagine, il monte Fløyen, che da elemento per noi estraneo diventa ben presto familiare. La montagna, i fiordi, tutto il paesaggio appare sospeso in un complesso intreccio fatto di leggere pennellate e macchie di colore che si sovrappongono restituendo una certa consistenza alla pittura. In Untitled vediamo la scura roccia ricoprirsi di colori come il blu, il verde, il giallo, il magenta, ripresi dall’artista con una tale purezza da porsi a metà tra il reale e l’immaginario, per poi lasciare il posto alla brusca svolta verso un’intensa gamma cromatica in Sunnfjord #2, risultato del confronto diretto con una natura estrema ed evoluzione finale del suo percorso.
La semplicità e il rigore di quest’artista, le esperienze, i silenzi e gli spazi racchiusi nel suo lavoro, hanno ispirato la videointervista a cura di Mauro Piccinini presente in mostra che, lasciando spazio a immagini fatte di chiari gesti, delinea un autentico ritratto di Sabrina Casadei.
A volte bisogna dunque vedere nelle nostre manie l’espressione di un’esigenza superiore, un’urgenza che ci spinge oltre, il Genius in ciascuno di noi.
Sara Maria d’Onofrio
mostra visitata il 6 dicembre
Dal 6 dicembre 2016 al 31 gennaio 2017
Sabrina Casadei, Residenze #2 – A Thousand Miles Away
AlbumArte,
via Flaminia 122, Roma
Orari: da martedì a sabato dalle 15:00 alle 19:00
Info: www.albumarte.org